PREIONI E STECCO: UNA CABINA DI REGIA PER SALVAGUARDARE I SERVIZI SOCIO-SANITARI IN AREE INTERNE E DISAGIATE

Approvata mozione in Consiglio regionale

Il Gruppo Lega Salvini Piemonte ha presentato una mozione in Consiglio regionale per istituire una cabina di regia inter-istituzionale che coordini e supporti l’erogazione dei servizi socio-sanitari nelle aree interne e disagiate del Piemonte.

“Dei 1.181 comuni piemontesi, sono centinaia quelli classificati come Aree Interne e come montani. Nel complesso ci sono oltre 450mila persone che vivono a una significativa distanza dai servizi essenziali, come gli ospedali. Abbiamo il dovere di rispondere alle necessità di chi abita in zone geograficamente svantaggiate, perché periferiche o scarsamente collegate ai centri cittadini, soprattutto considerando l’invecchiamento generale della popolazione, la comorbilità e un progressivo spopolamento”. Così spiegano Alessandro Stecco, primo firmatario della mozione e presidente della commissione Sanità e Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio.

“La cabina di regia – chiarisce Stecco – avrà una funzione simile a quella avuta dal Dirmei durante la pandemia, con l’obiettivo di individuare strategie efficaci per ridurre i disagi nell’accesso equo e tempestivo ai servizi socio-sanitari anche ai cittadini che abitano in queste zone. La competenza della cabina di regia dovrà essere interdisciplinare e trasversale e potrà comprendere anche altri settori come l’assistenza sociale, i trasporti e la scuola e altri campi da determinare con un successivo atto di Giunta. Se non agiamo così proseguirà inesorabile la fuga dei cittadini da tali zone, si calcola infatti che tra 110 anni di questo passo nelle aree interne non abiterà più nessuno”.

“D’altra parte – sottolinea Preioni – bisogna ricordare che la distanza media tra i comuni periferici o ultraperiferici e l’ospedale più vicino va dai 32 ai 53 minuti. Un tempo superiore alla media dei comuni analoghi nelle altre regioni italiane. Questa proposta si inserisce nel quadro delle azioni intraprese per contrastare lo spopolamento delle aree marginali, come previsto dall’Accordo di Partenariato 2014-2020. Infatti, le misure come la digitalizzazione dei percorsi e la telemedicina vanno in questa direzione”.