PROVINCIA DI ASTI

GAVAZZA: “CON IL VOTO DEL CONSIGLIO DI OGGI GRANA TORNA ALL’ORIGINALE DENOMINAZIONE DI GRANA MONFERRATO”

“Da oggi Grana ha anche un cognome, che segna le nostre origini e da dove arriviamo. La mia famiglia, la famiglia Gavazza, vive quel territorio da oltre 300 anni ed è da 50 anni che Grana non era più definita Grana Monferrato, così come invece compariva nelle delibere del consiglio comunale dell’epoca – afferma il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Gianluca Gavazza -. Ognuno di noi porta nel cuore il suo paese: il paese dell’infanzia, delle corse a perdifiato, delle feste, dei nonni. Il paese della gioventù, delle bisbocce, dei primi amori, dei ricordi. Grana per me è tutto questo. Tra le colline morbide del Monferrato, ad un passo dal cielo, nei rintocchi delle campane della chiesa, Grana è ‘al me pais’”.

Nella seduta del 29 novembre l’aula del Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione n. 259 “Legge regionale 51/1992, articolo 6, commi 6 e 7. Richiesta di modifica della denominazione del comune da “Grana” a “Grana Monferrato”, già licenziata all’unanimità dalla VII Commissione il 2 novembre scorso, accogliendo la richiesta avanzata dall’Amministrazione comunale in provincia di Asti. “Grana torna così ad avere la denominazione originaria di Grana Monferrato che, oltre a connotare storicamente il Comune, contribuirà a valorizzarlo maggiormente anche dal punto di vista turistico”, conclude Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte.

GAVAZZA: “GRANDE SUCCESSO PER LA RIAPERTURA DELLA CHIVASSO-ASTI CON IL PRIMO TRENO STORICO”

“Non c’è un’età per innamorarsi del treno. Un viaggio in treno storico è un viaggio in famiglia, un viaggio senza fretta di arrivare. Un punto privilegiato per scoprire oltre la geografia, la storia e l’anima autentica di un territorio. Sono sicuro che i passeggeri hanno portato a casa emozioni e sensazioni uniche – commenta il leghista Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte -. È ora di promuovere un’altra forma di turismo che permetta di viaggiare in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie, mettendo al centro del viaggio il valore dell’esperienza. Inoltre, i percorsi enogastronomici e fieristico-turistici sono un inizio per ridare vita a tratte sospese e dimenticate da anni, con i cittadini privati di un servizio pubblico essenziale sia per le esigenze di mobilità sia per il trasporto di merci. Un buon servizio ferroviario può offrire ai potenziali utenti, turisti e residenti, una scelta economicamente sostenibile anche in contesti non propriamente favorevoli, con ricadute positive sull’economia locale e sull’ambiente”.

Domenica 2 ottobre, in occasione della Fiera Nazionale del Tartufo di Montiglio Monferrato, dopo 11 anni di sospensione, la riattivazione a scopo turistico della Chivasso-Asti è stata un’occasione unica per promuovere la manifestazione che dà il via alla lunga kermesse dedicata al tartufo: a Montiglio presente all’evento anche il vice presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso. Due treni storici della Fondazione Fs hanno celebrato la riapertura della Chivasso-Asti, dopo il completamento del ripristino della linea curato dalla Fondazione Fs Italiane, grazie al prezioso lavoro di Rfi e dei suoi tecnici.

È partito infatti da Chivasso il primo treno storico a vapore della “Ferrovia del Basso Monferrato”, la 12esima linea riaperta per usi turistici nell’ambito del progetto “Binari senza Tempo”. Ci sono state fermate intermedie a Chivasso, Cavagnolo e Brozolo per valorizzare il nostro territorio, le sue peculiarità e i prodotti tipici come i nocciolini di Chivasso e i cavagnolesi, di cui sono stati omaggiati i viaggiatori.

“Il grande successo di partecipazione per il transito del primo treno storico sulla Chivasso-Asti è un segnale positivo per le comunità del territorio torinese ed astigiano. Moltissimi hanno salutato con entusiasmo il passaggio del treno: da una parte i viaggiatori a bordo del treno storico, dall’altra i numerosi curiosi e appassionati lungo la tratta, nella varie stazioni ed anche ed ai passaggi a livello, per veder «sbuffare» la locomotiva a vapore, ammirare le divise storiche del capotreno e del personale viaggiante, oltre che per sentir sferragliare le Corbellini – conclude Gianluca Gavazza, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte -. Un ringraziamento al direttore generale della Fondazione Fs Italiane ingegner Luigi Cantamessa, ai parlamentari, a tutti i sindaci e gli amministratori locali del territorio, alle associazioni e circoli locali che, fin dall’inizio, hanno creduto in questo progetto e si sono mobilitati”.

CONVEGNO SULLA FERROVIA CHIVASSO-ASTI, GAVAZZA: “DOPO LA SISTEMAZIONE E LA PULIZIA E’ AUSPICABILE LA RIATTIVAZIONE DELLA LINEA PER IL SERVIZIO TURISTICO E DI TRASPORTO PUBBLICO”

Mentre proseguono a pieno ritmo i lavori di completa ripulitura e bonifica del sedime ferroviario e delle aree di pertinenza delle stazioni, sabato 26 marzo a Chivasso, nella sala consiliare di Palazzo Santa Chiara in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, si è tenuta una giornata di convegno in merito alla “Riattivazione della linea ferroviaria Chivasso-Asti”, promosso dal Circolo La Nostra Collina e dal Comis, Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile, con il patrocinio della Città di Chivasso e del Consiglio regionale del Piemonte. Questo il tema centrale della mattinata di confronto: “Non solo per turismo ma anche per la mobilità dei cittadini delle colline dell’Oltrepo chivassese e dell’Astigiano: perché sì”.

“Un ringraziamento va a tutti gli organizzatori del convegno che ha ottenuto una grande partecipazione in presenza e on line – sottolinea il consigliere regionale della Lega Gianluca Gavazza -. Esprimo grande soddisfazione per quello che fino ad oggi è stato fatto sulla linea ferroviaria Chivasso-Asti grazie a Fondazione Fs e a Rfi: proseguono infatti gli interventi e i lavori di completa ripulitura e bonifica del sedime ferroviario e delle aree di pertinenza delle stazioni”.

“La riattivazione della linea Chivasso-Asti risulta essere un nodo di fondamentale importanza per la mobilità del territorio chivassese, tra Chivasso e Brozolo, e di quello astigiano, tra Robella e Asti – spiega Gianluca Gavazza, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte -. Dobbiamo mettere da parte i campanilismi di ogni comunità e fare un lavoro di squadra nell’interesse dei nostri territori. La ferrovia è utile per garantire la mobilità dei cittadini dalle aree rurali interne verso i grandi centri, soprattutto in un’ottica sanitaria e di istruzione. Si tratta di una battaglia culturale con una visione per il futuro, atta a far vivere le nostre terre alle prossime generazioni”.

“Entro l’estate la Fondazione Fs riattiverà l’intera tratta da Chivasso ad Asti – spiega l’ingegner Luigi Cantamessa, Direttore Generale della Fondazione Fs -. I lavori in corso sono tangibili, non sono parole, non sono dichiarazioni, sono operatività affidata ad imprese tramite Rete Ferroviaria Italiana, socio della Fondazione delle Ferrovie dello Stato. Potete vedere Montiglio, ad esempio, o altre stazioni nella bellezza in cui l’ingegner Sutter ai primi del ‘900 le concepì, potete rivedere il binario, potete rivedere le opere d’arte che ancora, ripulite, testimoniano una bontà del progetto che, a cent’anni di distanza, non è minimamente intaccata”.

“Quello che stiamo facendo nell’ambito della Fondazione è una riattivazione turistica, questa modalità ha avuto un ritorno ottimo in ogni parte d’Italia ove si sia attivato un servizio di questo genere – continua il direttore della Fondazione Fs -. La riapertura di una ferrovia a scopo turistico non preclude in nessuna maniera il suo pieno utilizzo al trasporto pubblico locale, anzi quando il binario, le infrastrutture, i ponti, le gallerie e tante altre sovrastrutture dell’esercizio ferroviario funzionano per il turismo, con un upgrading tecnologico possono servire a qualsiasi scopo”.

Il Circolo la Nostra Collina aveva avviato nella primavera 2021 una raccolta firme per la riapertura della ferrovia Chivasso-Asti, “sospesa” dal 2011: oltre mille residenti nell’Oltrepo chivassese avevano firmato. Nel novembre scorso, la petizione per la riattivazione della linea ferroviaria presentata presso il Consiglio regionale del Piemonte ha innescato un iter che ha portato ad una serie di audizioni presso la preposta commissione regionale Trasporti, per poi approdare in seguito alla discussione in Consiglio regionale.

È stato possibile seguire il convegno di persona, nel rispetto della normativa anti Covid, ed anche online tramite Zoom Meeting oppure su Facebook, alla pagina “Per la riattivazione della linea Chivasso/Asti”.

FAVA E GAVAZZA: “LINEA CHIVASSO-ASTI, MANUTENZIONE DEL SEDIME FERROVIARIO NON SOLO PER UN USO TURISTICO MA ANCHE COMMERCIALE”

La Seconda commissione regionale ha esaminato la situazione della linea Chivasso-Asti, sospesa dal 2011, ascoltando i rappresentanti delle Amministrazioni locali e del comitato per la riapertura.

“E’ importante la serie di audizioni che stiamo effettuando in Commissione sullo stato delle linee ferroviarie sospese, perché dopo dieci anni dalla loro chiusura è necessario esaminare se e dove le condizioni siano cambiate e si possa pensare di ripristinare il servizio di trasporto pubblico su ferro – spiega il presidente della Commissione, il leghista Mauro Fava -. Per quanto riguarda la Chivasso-Asti, la necessità imposta dalle direttive europee che spingono verso forme di mobilità sostenibili ed ecologiche, unita allo sfruttamento turistico della tratta, come ad esempio con i viaggi dei treni storici, ci proiettano verso un’auspicabile riattivazione della linea. Si ribadisce quindi l’importanza che venga sempre effettuata una corretta manutenzione del sedime ferroviario lungo tutto il percorso”.

“La riattivazione della linea Chivasso-Asti risulta essere un nodo di fondamentale importanza per la mobilità del territorio chivassese, tra Chivasso e Brozolo, e di quello astigiano, tra Robella e Asti – spiega il consigliere segretario della Lega Salvini Piemonte Gianluca Gavazza -. Si tratta di una battaglia culturale con una visione per il futuro, atta a far vivere le nostre terre alle prossime generazioni”.

“Oggi in commissione ho avuto il piacere di ascoltare il presidente di Uncem Piemonte, il presidente della provincia di Asti e i sindaci di Chivasso, Cavagnolo, Brusasco, Brozolo, Lauriano e San Sebastiano da Po – continua il consigliere Gavazza -. Dalla discussione si evince la necessità della rimodulazione del trasporto su ferro, integrandolo con quello ciclabile e su gomma. Non a caso la ferrovia è utile per garantire la mobilità dei cittadini dalle aree rurali interne verso i grandi centri, soprattutto in un’ottica sanitaria e di istruzione”.

FAVA E GAVAZZA: “VIA ALLE AUDIZIONI IN COMMISSIONE TRASPORTI SULLE LINEE FERROVIARIE SOPPRESSE, A INIZIARE DALLA CHIVASSO-ASTI”

La commissione Trasporti di Palazzo Lascaris, presieduta dal consigliere della Lega Mauro Fava, ha iniziato il calendario di audizioni relative alle linee ferroviarie soppresse negli ultimi anni, partendo con l’esame della Chivasso-Asti. Alla seduta, fortemente voluta e richiesta dal segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Gianluca Gavazza, ha partecipato Elio Signoroni, referente del circolo “La nostra collina”, promotore della riattivazione del collegamento su ferro.

“Abbiamo cominciato con l’esame delle linee ferroviarie, per valutare la situazione e verificare la fattibilità e sostenibilità di un’eventuale ripristino – commenta Fava -. Partiamo dal presupposto che queste linee sono state soppresse nel corso del tempo a causa del numero assai limitato di utenti che le utilizzavano e quindi dei costi proibitivi per le casse regionali. A distanza di tempo, è bene riesaminare la situazione e verificare laddove le condizioni siano mutate. Spostare nuovamente il trasporto locale dalla gomma al ferro significherebbe migliorare la qualità dell’aria, abbattendo le emissioni di Co2. E’ evidente che ciò può avvenire anche utilizzando bus ibridi o elettrici ed è anche evidente che non sempre per l’utente è più comodo il treno del bus: i casi vanno esaminati attentamente, valutando pro e contro. In ultima analisi, sarà l’assessorato regionale ai Trasporti che deciderà se e quali direttrici ferroviarie meriteranno di essere riattivate anche solo a livello sperimentale”.

“I lavori sulla tratta stanno procedendo con il ripristino strutturale della stazione di Montiglio-Murisengo della linea Chivasso-Asti – evidenzia il leghista Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte -, molto lavoro è stato fatto da Rfi in merito ai lavori di completa ripulitura e bonifica del sedime ferroviario e delle aree di pertinenza delle stazioni. I lavori continuano: partiti da Chivasso pian piano si procede verso Asti. Un grazie di cuore ai tecnici di Rfi per il grande lavoro che è stato eseguito in questi mesi sulla linea. Vedere il binario riprendere forma con la pulizia è un grande risultato. Una tratta che storicamente ha dato lustro, ricchezza e servizio al nostro territorio, una zona panoramica con stazioni, come quelle di Brozolo, Cavagnolo-Brusasco, Monteu da Po, Lauriano e San Sebastiano da Po, di interesse storico-architettonico e in un’area di interesse enogastronomico”.

MORELLI IN CAMPO PER L’ASTI CUNEO

Parlamentari e Consiglieri regionali della Lega hanno accompagnato a visita del Viceministro alle infrastrutture Alessandro Morelli in provincia di Cuneo

Per Giorgio Bergesio, Flavio Gastaldi, Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso è un segnale di forte interesse per i territori e dimostrazione della volontà della Lega al Governo di lavorare per risolvere le problematiche quotidiane che affrontano i cittadini.

C’è stato un momento di condivisione importante con gli amministratori locali del territorio sui progetti di rispristino della viabilità della Galleria del Tenda Bis e dell’autostrada Asti-Cuneo.

Morelli ha assicurato che vigilerà sull’andamento dei lavori fino alla loro conclusione, una buona notizia per i cittadini che attendono da tempo queste opere

DEMARCHI E GAGLIASSO: “L’OK ALL’ASTI-CUNEO E’ INNANZITUTTO UNA VITTORIA DELLA LEGA E DEI SUOI PARLAMENTARI”

I consiglieri cuneesi della Lega Salvini Piemonte Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso prendono atto con profonda soddisfazione della decisione del governo di autorizzare gli ultimi passaggi burocratici che permetteranno il definitivo completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. “Un risultato ottenuto grazie all’impegno dei parlamentari della Lega, a iniziare dal nostro leader Matteo Salvini, in difesa del nostro territorio e per il suo rilancio infrastrutturale”.

“Un’ottima notizia, non solo per la provincia di Cuneo ma per tutto il Piemonte – commenta il consigliere Paolo Demarchi -, una notizia che finalmente possiamo annunciare grazie al lavoro svolto in questi mesi dai nostri parlamentari, in particolare dal senatore Giorgio Bergesio e dall’onorevole Flavio Gastaldi che voglio qui pubblicamente ringraziare. Un risultato tanto importante per i nostri territori è anche e soprattutto merito del loro impegno nel confronto con il governo. Oggi finalmente voltiamo pagina in una vicenda tanto travagliata, nella speranza che il via libera al completamento dell’Asti-Cuneo sia solo un primo atto per un rilancio infrastrutturale complessivo della nostra provincia. Tanto resta da fare: la nomina del commissario per il tunnel del Tenda e la variante di Demonte rimangono le priorità. Sono queste le altre buone notizie di cui il Cuneese ha bisogno”.

“La vicenda dell’Asti-Cuneo è la dimostrazione che quando la Lega si impegna in una battaglia poi la vince – aggiunge il consigliere Matteo Gagliasso -. Questo è un successo figlio della caparbietà dei nostri deputati e senatori, e in particolare dei cuneesi Giorgio Bergesio e Flavio Gastaldi: solo grazie al loro impegno siamo riusciti a piegare le eterne lungaggini di un governo che aveva relegato una infrastruttura tanto importante per il nostro territorio al ruolo di grande incompiuta d’Italia. Per la nostra provincia, la conclusione dei lavori dell’Asti-Cuneo può davvero rappresentare un punto di svolta verso il superamento di quel gap infrastrutturale che rischia di condannarci all’isolamento. Sono comunque convinto che l’azione parlamentare della Lega potrà portare i suoi frutti anche nelle altre battaglie che interessano il Cuneese, a iniziare dal Col di Tenda e dalla necessità di garantire un collegamento diretto con la Francia”.