PROVINCIA DI TORINO

MARIN: “VIA LIBERA AL RECUPERO DELLO STORICO PARAVALANGHE DI PEQUEREL, OPERA UNICA NELL’INTERO ARCO ALPINO”

La valli di Susa, Chisone e Pellice potranno beneficiare di dieci interventi, per un importo complessivo di 747mila euro, garantiti dalla nuova tranche da 2,435 milioni di euro finanziata dalla legge regionale 38 a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni colpiti da calamità naturali. Di particolare importanza storica e paesaggistica è il progetto da 90mila euro per la sistemazione del gigantesco paravalanghe a forma di V rovesciata che difende l’abitato di Pequerel nel comune di Fenestrelle.

“Si tratta di un manufatto unico in tutto l’arco alpino europeo – commenta il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Valter Marin, che ha seguito la vicenda fin dal suo insediamento -, un’opera che ha recentemente celebrato i suoi tre secoli di storia essendo stata realizzata addirittura nel 1716. Un’attrazione turistica che comunque non ha mai smesso di svolgere la sua funzione a difesa dell’abitato di Pequerel, tutt’oggi abitato nei mesi estivi. Purtroppo, dopo 300 anni dalla sua costruzione, i segni del tempo iniziavano a farsi vedere. Personalmente ho anche svolto alcuni sopralluoghi, incontrando gli amministratori locali del territorio, per rendermi conto dei danni e provare a trovare una soluzione. Le Legge 38 ha infine garantito le risorse necessarie per le azioni di ripristino. Un successo di cui vado orgoglioso perché non solo garantirà lunga vita a uno dei simboli più noti delle nostre montagne, ma si inserisce in quella più ampia progettualità che questa giunta a maggioranza Lega ha messo in campo a favore delle nostre Terre Alte, perché siano luoghi sempre più accoglienti, sicuri e belli da vivere dopo anni di progressivo spopolamento”.

“Sempre grazie ai fondi messi a disposizione dalla legge regionale 38 – continua ancora Marin, presidente della Seconda commissione del Consiglio regionale – sono stati stanziati 220mila euro a favore del Comune di Oulx. Si tratta dell’intervento economicamente più rilevante di tutta l’area metropolitana di Torino e servirà per il rifacimento del ponte sul Rio Nero, denominato ‘Pon du Prè’, a monte della borgata Malafosse Bassa. Altri 77mila euro sono stati garantiti per gli interventi di disgaggio, imbragatura e monitoraggio lungo le pareti dell’Orrido a monte del concentrico di Chianocco, mentre 10mila euro permetteranno l’ispezione dell’ammasso roccioso in corrispondenza del distacco a monte della località San Valeriano nel comune di Borgone di Susa”.

“A completare la panoramica sulle nostre Valli – conclude Marin – 30mila euro ad Avigliana per i danni alle palestre della scuola Anna Frank, 52mila euro a Bibiana per la sistemazione idraulica del Rio Marrone e 60mila euro a Cavour per la realizzazione delle difese spondali lungo il Rio Marrone in corrispondenza di via Paschere. Quindi Giaveno con 68mila euro per il consolidamento della scarpata di valle strada comunale Borgata Tetti Via-Borgata Monterossino, Lusernetta con 50mila euro per la costruzione di una scogliera in località via Ponte Pietra e San Germano Chisone, che riceverà 90mila euro per il nuovo attraversamento di borgata Bleynat”.

CERUTTI: “SANITA’ VENARIA, DA ACCOSSATO E COMPAGNI L’ULTIMO SCIACALLAGGIO POLITICO SULLA PELLE DEI MALATI: IL PROCESSO ALLE BUONE INTENZIONI”

Il vicecapogruppo regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti risponde al comunicato delle opposizioni dal titolo “Carenza medici di base a Venaria Reale”.

“Apprendiamo con stupore che la capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale Silviana Accossato, insieme con il codazzo dei suoi alleati di Articolo 1, Pd, Possibile, Sinistra Italiana-Europa Verde – denuncia il vicecapogruppo Andrea Cerutti -, si esercita in un nuovo esercizio retorico sulla pelle dei malati: il processo alle buone intenzioni. Il loro comunicato, infatti, è una puntuale cronaca degli sforzi che l’assessorato alla Sanità a guida Lega, con il nostro Luigi Icardi, ha messo in campo fin dall’inizio di quest’anno per assumere quattro medici di medicina generale che potessero servire l’ambito di Venaria. Attraverso diversi bandi che sono stati pubblicati nel succedersi dei mesi, una di queste posizioni è stata infine coperta, mentre lo scorso ottobre si è provveduto alla ripubblicazione dei tre incarichi non assegnati. Il prossimo 10 dicembre si conoscerà l’esito della procedura. Nel frattempo, i medici di medicina generale di Druento, Pianezza e Alpignano si sono detti disponibili ad accogliere i mutuati di Venaria. Come consigliere regionale del territorio a loro va il mio personale e sincero ringraziamento”.

“Alla capogruppo Accossato e ai suoi compagni mi permetto quindi di rivolgere una domanda – continua Cerutti -: al di là della coscrizione obbligatoria dei medici come avviene in qualche dittatura come la Corea del Nord o al ricorso a una mirabolante bacchetta magica, loro come avrebbero risolto il problema? Tanto più che nel loro comunicato, non si sa se per ingenuità o per un ultimo barlume di onestà intellettuale, ammettono che la mancanza di medici di base è un male che ormai affligge non solo il Piemonte, ma tutto il Paese. Emergenza figlia di decenni di feroci tagli al Servizio Sanitario nazionale decisi innanzitutto da governi di centrosinistra e per la quale il ministro Speranza, che pure dovrebbe essere politicamente affine ad Accossato, non ha fatto nulla. Se poi a questo aggiungiamo i miopi e snobistici criteri di accesso universitario alla facoltà di Medicina il quadro è definitivamente completo”.

“Fin qui nulla che le sinistre non ammettano candidamente nel loro comunicato – conclude Cerutti – salvo darne una lettura finale che va oltre ogni partigianeria: se non si riesce a trovare tre medici della mutua per Venaria la ragione non va cercata nella carenza d’organico o nelle sirene di un mercato privato ben più munifico, ma la colpa è semplicemente della giunta di centrodestra e dell’assessore Icardi. Un brutto modo di far politica sulla pelle dei malati, dimenticandosi con disonestà che questa maggioranza per Venaria sta facendo tutto il possibile perché nessuno sia lasciato senza assistenza. Ma si sa, le capziose bugie non vanno lontano. E i nostri cittadini, che già sanno quanto la Regione abbia investito sulla loro città con il piano di medicina territoriale, si ricorderanno anche dalla capogruppo Accossato e degli altri sinistri che fanno sciacallaggio sulla Salute pubblica nella speranza di acciuffare qualche effimero like sui social”.

CANE: “SANITA’ CANAVESANA, SI’ ALLA RIAPERTURA DELLA STRUTTURA DI CASTELLAMONTE”

Lungo pomeriggio in Canavese per i vertici della Regione Piemonte, pronti a confermare gli impegni per la sanità, a delineare le linee guida e le prospettive per il suo sviluppo territoriale, infine rendendo omaggio alla centenaria storia del Parco del Gran Paradiso.

“La prima tappa è stata la Casa di comunità Rita Levi Montalcini – commenta il vicepresidente canavesano della commissione Sanità piemontese Andrea Cane – nel Comune di Vistrorio, che è già oggi al servizio della salute degli abitanti dei Comuni della Valchiusella. Il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme al direttore generale della Asl To4 Stefano Scarpetta, ha visitato gli spazi dedicati alla medicina generale, alla pediatria di libera scelta, che insieme ad infermiere e ostetrica di comunità, saranno il primo anello della nuova medicina territoriale. Con grande gioia, con il presidente Cirio e i sindaci del territorio abbiamo incontrato anche i bambini delle scuole elementari di Vistrorio, ovvero il futuro delle nostre montagne”.

“Dopo questa realtà la visita è proseguita all’Ospedale di Castellamonte – aggiunge il consigliere regionale della Lega Andrea Cane – per discutere del futuro di una struttura chiusa da quasi vent’anni ma pronta a diventare un tassello importante della sanità di prossimità che la Giunta e il Consiglio regionale del Piemonte vogliono portare in Canavese. A Castellamonte infatti si sfrutterà la struttura esistente per creare un ospedale di comunità, una casa di comunità contemporaneamente a un Cot: la centrale operativa territoriale che fa da vero ponte tra la popolazione e l’azienda sanitaria locale. L’ospedale di comunità avrà 20 posti letto in media e una dotazione organica stimata di  medico per 4/6 ore 7 giorni su 7, dieci infermieri professionali e sei operatori socio-sanitari”.

“La giornata del presidente Cirio è proseguita – ha concluso Andrea Cane – con la visita alla Croce Rossa locale ed è terminata con la partecipazione alla presentazione del libro ‘Il Visionario che salvò il Parco’, 25 anni di Renzo Videsott, pubblicazione edita in occasione dei 100 anni del Parco Nazionale del Gran Paradiso e oggetto di una serata di raccolta fondi da parte del Lions Club Alto Canavese per acquistare strumenti all’avanguardia per la diagnosi e la prevenzione di patologie, da donare all’Asl”.

CERUTTI: “LA VARIAZIONE DI BILANCIO RISPONDE AI PIEMONTESI E DA’ ASCOLTO AI TERRITORI, COME PER LA CIRCONVALLAZIONE DELLA VALSANGONE”

l’aula di Palazzo Lascaris ha approvato la Variazione di Bilancio 2022-24.

“Una manovra – sottolinea il vicepresidente del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti – che mantiene le promesse fatte da questa giunta, come il finanziamento di tutte le borse di studio, che stabilizza tutti i Sanitari che hanno affrontato il Covid con uno stanziamento extra di 7,3 milioni di euro e che fornisce una prima risposta all’emergenza del caro-bollette, con 3 milioni di euro a sostegno delle micro, piccole e medie imprese. Soprattutto, come è nella tradizione del buongoverno della Lega, è un provvedimento che dimostra una costante attenzione alle richieste delle nostre comunità, anche di quelle più piccole. Come consigliere regionale del territorio, accolgo pertanto con favore il finanziamento, con 200mila euro, dell’intervento per la rimozione dei tralicci di Terna nel comune di Venaria, i 164mila euro per la messa in sicurezza delle vie d’acqua e la riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele II nel comune di Virle e il contributo straordinario di 150mila euro a favore della Città Metropolitana per la progettazione e lo studio di fattibilità della futura circonvallazione Valsangone-Giaveno”.

“La futura circonvallazione – aggiunge il vicesindaco di Giaveno, il leghista Stefano Olocco – è una grande opera indispensabile non solo per Giaveno, ma per la viabilità generale dell’intera Valsangone. Garantire un’alternativa al passaggio delle auto per le vie del centro ha dei rivolti positivi sia sull’inquinamento sia sulla sicurezza stradale e creerebbe nuove opportunità per la zona industriale, sfruttando il volano di una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo locale. Ringrazio in primis il gruppo Lega Salvini Piemonte e tutta la maggioranza in Regione che con i suoi rappresentanti del territorio hanno inserito fra le priorità anche la nostra Valle. Poter finanziare la progettazione dell’opera è il primo e indispensabile passo per poi individuare le forme di finanziamento per la sua realizzazione”.

“Interventi puntuali e attesi da tempo – conclude Cerutti – che trovano copertura grazie alle economie che il Consiglio regionale è riuscito a generare sull’esercizio 2021 per ben 9,9 milioni di euro. Fondi che una politica attenta e parsimoniosa ora restituisce ai cittadini piemontesi, garantendo al contempo 3,2 milioni di euro per lo scorrimento delle graduatorie e la stipula di nuovi accordi di programma con le amministrazioni locali per lo sviluppo negli ambiti della promozione turistica, culturale e sportiva, del recupero ed efficientamento del patrimonio pubblico esistente e del potenziamento della viabilità e delle infrastrutture. Inoltre, lo stesso avanzo di amministrazione permette di stanziare 800mila euro per la rimozione dell’amianto dalle scuole, 400mila euro per l’acquisto di nuovi spazzaneve per i comuni di montagna e 450mila euro per lo scorrimento delle graduatorie degli scuolabus”.

GAVAZZA: “UN ALTRO INCIDENTE SUL PONTE SANT’ANNA: IL RADDOPPIO E’ UNA INFRASTRUTTURA STRATEGICA”

Questa mattina sul ponte Sant’Anna che unisce Verolengo e Crescentino e le province di Torino e Vercelli è avvenuto un incidente tra due camion che procedevano in senso opposto di marcia. A causa della stretta carreggiata, uno degli autisti ha frenato per evitare lo scontro frontale. Il carico di lamiere è così scivolato fuori dal pianale causando la ferma del mezzo, la chiusura veicolare del ponte e il pronto intervento dei Vigili del Fuoco.

“Ennesimo e speriamo ultimo incidente, fortunatamente senza conseguenze fisiche per i due autisti di camion, ma con sospensione della circolazione in entrambe le direzioni sia per Casale Monferrato che per Chivasso – commenta il consigliere regionale leghista del territorio Gianluca Gavazza -. L’infrastruttura è un’opera strategica tra Torinese e Vercellese. Grazie anche alla promessa del raddoppio del Ponte Sant’Anna, fatta del presidente della Regione Alberto Cirio durante la sua visita allo stabilimento Versalis, incidenti come questo non capiteranno più. Gli accadimenti odierni sono ancora una volta la dimostrazione di quanto sia necessario l’ampliamento di carreggiata del ponte sulla Dora”.

“La realizzazione del ponte sulla Dora Baltea, sulla strada provinciale 31bis che attraversa Verolengo ai confini con il comune di Crescentino, è un’opera di rilevante importanza, della quale si discute già dai primi anni 2000 sia sul fronte di una nuova viabilità sia su quello della necessità di mettere in sicurezza quella esistente – spiega nel dettaglio il consigliere regionale Gianluca Gavazza -. L’intervento prevede il consolidamento del ponte costruito tra il 1884 e il 1886, che verrà utilizzato con un unico senso di marcia per il traffico in direzione di Verolengo, mentre una nuova infrastruttura lo affiancherà per accogliere il transito dei mezzi che percorreranno la direzione opposta. Un vero e proprio raddoppio del ponte storico che comporterà anche l’adeguamento della provinciale a monte e a valle per un tratto di circa un chilometro e mezzo. Un intervento atteso ormai da quasi mezzo secolo che finalmente diventerà realtà”.

CANE: “CON IL PROGETTO ‘VIA FRANCIGENA FOR ALL’ ANCHE LE BELLEZZE DEL NOSTRO CANAVESE DIVENTERANNO META DI UN TURISMO ‘MULTI-ABILE’ E ACCESSIBILE A TUTTI”

Il Canavese, con il suo cammino intrapreso nei secoli da migliaia e migliaia di pellegrini alla volta di Roma, sarà candidato come “Via Francigena For All” al bando dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’accessibilità dei percorsi turistici.

Il progetto è stato illustrato questa mattina dall’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, la leghista Vittoria Poggio, al ministero per la Disabilità Erika Stefani, e in Canavese interesserà i comuni di Burolo, Bollengo, Borgofranco, Carema, Cascinette, Chiaverano, Ivrea, Montalto Dora, Palazzo Canavese, Piverone e Settimo Vittone, spingendosi fino a Cavaglià, Roppolo e Santhià in provincia di Biella.

“Il piano illustrato dall’assessore Poggio – commenta il responsabile piemontese degli Enti locali della Lega, il consigliere regionale Andrea Cane – prevede l’adeguamento di strutture e percorsi distribuiti su tutto l’itinerario della Via Francigena, in modo che le persone disabili possano godere della possibilità di visitare i nostri territori, i nostri musei, i nostri patrimoni culturali”.

“Ho accolto con grande entusiasmo – conclude il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio Regionale Andrea Cane – la notizia dell’adeguamento degli itinerari francigeni canavesani ad ogni diversa abilità. Non solo perché sono suggestivi cammini di fede, ma anche percorsi che attraversano un’immensa ricchezza culturale, storica e paesaggistica, che deve essere valorizzata e resa accessibile. Il mio Canavese è pronto alla sfida del turismo ‘multi-abile’ e sono orgoglioso che questi territori possano essere fruibili anche dai tanti volontari che potranno accompagnare lungo questo percorso i loro amici o familiari che necessitano di assistenza”.

ANDREA CANE: “CON IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE MARIASTELLA GELMINI IN DIFESA DELLE NOSTRE MONTAGNE”

C’è molto Canavese nella giornata dedicata dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie del governo Draghi Mariastella Gelmini alla montagna piemontese. “Fin dalla mattinata – spiega il consigliere regionale della Lega Andrea Cane, con delega agli enti locali del Piemonte – i sindaci del territorio con il parlamentare del nostro collegio Alessandro Giglio Vigna hanno potuto confrontarsi a Quincinetto con il Ministro Gelmini. Si è parlato a lungo dei fondi che possono arrivare per i piccoli comuni del territorio montano e in particolare quelli confinanti con la Val d’Aosta”. “Dopo un lungo stop, grazie all’azione congiunta di Governo e Regione – ha proseguito il canavesano Andrea Cane – che hanno ripreso una progettualità datata 2018, siamo riusciti con un emendamento alla Camera e al Senato a riportare energie economiche ai comuni confinanti con le regioni autonome. Oltre a questo a Quincinetto si è ragionato su comunità energetiche, che segneranno il futuro dei comuni che si uniscono all’insegna della del risparmio energetico della condivisione del green deal”. La giornata del Ministro per gli affari regionali è proseguita a Lanzo Torinese per illustrare il progetto pilota per le “Green communities”.

FAVA: “IN ARRIVO I FINANZIAMENTI PER METTERE IN SICUREZZA I TERRITORI COLPITI DALL’ALLUVIONE DEL 2020. MOLTI GLI INTERVENTI IN CANAVESE”

E’ in arrivo il quarto pacchetto di contributi che la Regione Piemonte destina ai Comuni, alle Province e agli altri enti locali per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, mitigazione del rischio e ripristino delle opere di difesa spondale. In totale, sono 324 gli interventi di opere pubbliche legati all’alluvione del 2-3 ottobre 2020, che interesseranno molti Comuni canavesani.

“La Regione conferma il suo impegno nel reperire le risorse per dare un aiuto concreto soprattutto alle realtà più piccole che hanno oggettive difficoltà a trovare i fondi per riparare i danni causati dalle piogge violente dell’autunno di due anni fa – spiega il presidente leghista della Seconda commissione Mauro Fava –. Grazie all’incessante lavoro degli uffici e della Giunta sono stati sbloccati i fondi necessari per una gran mole di opere e a beneficiarne saranno molti Comuni canavesani che avevano bisogno di interventi considerevoli. Tra gli stanziamenti più considerevoli, 300mila euro a Bollengo per la sistemazione della viabilità comunale e 300mila euro a Issiglio per la messa in sicurezza della confluenza tra il torrente Chiusella e il Savenca. Altri fondi ingenti arriveranno a Cuorgnè (100mila euro) e ai paesi delle valli Orco e Soana. E’ una grande notizia per il nostro territorio, un risultato ottenuto grazie anche al contatto costante con le Amministrazioni locali e ai vari sopralluoghi condotti in tutte le zone colpite dagli eventi alluvionali. Un risultato che ripaga del grande lavoro svolto”.

Nel dettaglio, la Regione finanzierà le seguenti opere in Canavese, Comune per Comune:

Bollengo, 300mila euro per la sistemazione della viabilità comunale con interventi sulle opere di sostegno e di regimazione delle acque piovane;

Carema, 66mila 500 euro per il consolidamento della parete rocciosa in località Cou con rete paramassi;

Ceresole Reale, 100mila euro per il ripristino delle opere di protezione della sponda destra del torrente Orco in località Chiapili inferiore;

Cuorgnè, 130mila euro per lavori di movimentazione del materiale litoide nell’alveo del torrente Orco a monte dell’attraversamento della Sp460 e ripristino delle difese spondali;

Foglizzo, 100mila euro per la movimentazione del materiale litoide nell’alveo del torrente Orco a valle dell’immissione del torrente Malesina e in prossimità della Sp460;

Ingria, 60mila euro per la realizzazione di difese spondali sulle due sponde del rio Ingria, a monte e a valle della strada comunale per località Camprovardo;

Issiglio, 300mila euro per la ricostruzione delle scogliere e sistemazione idraulica della confluenza del torrente Chiusella con il torrente Savenca a protezione dell’abitato, della tubazione dell’acquedotto e del depuratore;

Quincinetto, 230mila euro per la sistemazione della strada comunale a monte e a valle in località Manservera vicino al ponte Granin;

Ribordone, 144mila euro per il rinforzo strutturale della spalla sinistra del ponte sul torrente Ribordone in località Furnè;

Ronco Canavese, 100mila euro per il ripristino della passerella pedonale sul torrente Forzo in località Boschettiera, con il rifacimento della pila e realizzazione di una difesa spondale sulla sinistra idrografica; 120mila euro per la sistemazione idraulica del torrente Soana a valle del ponte per località Montelavecchia;

Rueglio, 100mila euro per la movimentazione del materiale litoide lungo il torrente Chiusella e il ripristino della strada di accesso a regione Vigneia;

Sparone, 100mila euro per il consolidamento della difesa spondale lungo il torrente Ribordone in località Peretti, località Gera e in via Giotto;

Tavagnasco, 35mila euro per la realizzazione di una scogliera sulla sponda destra del torrente Renanchio;

Valprato Soana, 100mila euro per interventi su tre passerelle danneggiate lungo il torrente Campiglia, in località Sacro Cuore Azaria, Cugnona e ad ovest di Barmaion; 35mila euro per un intervento di sotto-murazione della difesa in massi esistente sulla sponda destra idrografica sul torrente Piamprato, a valle del ponte di accesso alla loclaità Balme; 150mila euro per interventi sul torrente Campiglia, poco a monte della Sp48 e alla confluenza nel torrente Soana, di ripristino delle difese spondali, di formazione delle soglie/briglie di consolidamento e di movimentazione del materiale litoide nel pressi del Soana;

Vistrorio, 100mila euro per la sotto-murazione delle scogliere sulla sinistra del torrente Chiusella in zona Campo sportivo e movimentazione del materiale litoide

LEONE: “GRAZIE AL LAVORO DELLA LEGA IN DIFESA DELLA PESCA A BREVE SARA’ POSSIBILE IMMETTERE SPECIE NON AUTOCTONE NEI CORSI D’ACQUA DELLA PROVINCIA DI TORINO”

Dovrebbe essere questione di giorni affinché nelle zone di pesca della Provincia di Torino sia nuovamente autorizzata l’immissione in natura di specie non autoctone ma già presenti in Piemonte.

“Una battaglia della Lega – commenta il presidente della Terza commissione di Palazzo Lascaris Claudio Leone – che a livello nazionale si è concretizzata con la modifica del 25 febbraio 2022 introdotta con la legge ‘Proroga Termini’ e che in Regione Piemonte ha visto approvare un provvedimento analogo ma non ancora adottato dalla Città metropolitana di Torino, benché recepito dalle altre Provincie. Pescatori ed operatori del settore attendono questo ultimo step per autorizzare l’immissione in natura di specie non autoctone la cui introduzione era già stata autorizzata fino al decreto del ministero dell’Ambiente del 2 aprile 2020 che l’ha sospesa”.

“La mancata immissione – conclude Leone, presidente leghista della commissione che tra gli altri temi si occupa anche di pesca – nelle acque regionali di diverse specie da sempre fulcro del sistema della pesca come il coregone, il lavarello o la trota fario stava imprimendo, insieme alla siccità, una grave battuta d’arresto alla filiera della pesca piemontese. Noi delle Lega avevamo lavorato alacremente per la Legge di Bilancio e il nostro assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa aveva deliberato la nuova disposizione, ancora inapplicata dalla Città metropolitana e di conseguenza in tutta la provincia di Torino. Oggi ho verificato personalmente, essendo da sempre la pesca una delle mie passioni e come interlocutore di molti tra sportivi e associazioni, e gli uffici provinciali competenti mi hanno assicurato che anche Torino si allineerà a breve. Sarà quindi possibile immettere presto trota fario mediterranea, trota fario atlantica, trota iridea e salmerino nelle nostre acque”.

FAVA E MARIN: “VA BENE RAGIONARE SULLE FERROVIE DISMESSE, MA SENZA ILLUDERE I TERRITORI. PER LA PINEROLO-TORRE PELLICE VALUTIAMO ALTERNATIVE AL TRENO”

Si è svolta in Commissione Trasporti l’audizione sulla linea ferroviaria dismessa Pinerolo-Torre Pellice, nell’ambito del calendario di incontri per esaminare la situazione di tutte le tratte inattive dal 2012.

“E’ doveroso, a distanza di dieci anni, analizzare caso per caso, ascoltando la voce di comitati e amministratori locali, per verificare se esistano le condizioni per ripristinare il trasporto su ferro – spiega il presidente della Seconda commissione di Palazzo Lascaris, il leghista Mauro Fava –. Bisogna essere però chiari: le linee soppresse nel 2012 avevano costi elevati e insostenibili per le casse regionali, visto che con le vendite di biglietti e abbonamenti si arrivava a coprire nemmeno il 10% dei costi. E bisogna anche evitare di irrigidirsi sulle posizioni: non sempre il treno è la soluzione adatta, soprattutto per le zone meno densamente abitate. Anzi, con bus moderni e a basso impatto ambientale si possono coprire anche le aree più decentrate, consentendo agli utenti di raggiungere velocemente le stazioni capolinea, come nel caso di Pinerolo”.

Scettico sul ripristino della ferrovia sino a Torre Pellice è anche il consigliere leghista del territorio Valter Marin, che suggerisce una soluzione alternativa.

“A mio giudizio si rende un servizio migliore per la collettività investendo risorse per potenziare la Pinerolo-Torino, raddoppiando i binari ed eliminando una serie di passaggi a livello che rallentano la marcia dei treni – spiega –. Con questi interventi si potrebbe arrivare quasi a dimezzare il tempo di percorrenza, rendendo molto più appetibile l’utilizzo della ferrovia anche per gli abitanti della Val Pellice, che peraltro potrebbero essere serviti molto meglio da bus elettrici, con fermate molto più numerose e disposte capillarmente sul territorio rispetto alle sole tre stazioni ferroviarie”.

“Bisogna evitare di illudere la gente insistendo su una linea che ormai è inutilizzata da dieci anni – aggiunge ancora Marin – Piuttosto, mi sembra sia giunta l’ora di affrontare la questione con le Amministrazioni locali, con onestà e senza pregiudizi, guardando avanti a soluzioni alternative, non limitandosi alla sola prospettiva del treno”.

GAVAZZA: “CON LA SANITA’ TERRITORIALE ARRIVANO LE CASE DI COMUNITA’ DI CHIVASSO E CAVAGNOLO E L’OSPEDALE DI COMUNITA’ DI CRESCENTINO”

Il Consiglio Regionale, con l’approvazione della programmazione relativa alle strutture di prossimità ed intermedie nelle Aziende Sanitarie Locali e della localizzazione dei siti, ha dato il via per la realizzazione dell’ospedale di comunità a Crescentino e delle case di comunità a Chivasso e a Cavagnolo.

La Regione Piemonte investirà complessivamente 430 milioni di euro, con fondi derivanti dal Pnrr e da altre fonti, per rafforzare il sistema della sanità territoriale: 214 milioni porteranno alla realizzazione di 91 case di comunità, 29 ospedali di comunità e 43 centrali operative territoriali; 78 milioni saranno utilizzati per l’ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie; 138 milioni serviranno per l’adeguamento antisismico di diversi ospedali.

“La scelta delle case e degli ospedali di comunità, conferma la necessità di un’inversione di tendenza per migliorare la vita di donne e uomini che hanno scelto di vivere con le loro famiglie più vicini alla natura – sottolinea il consigliere regionale Gianluca Gavazza -.  Negli ultimi decenni si era pensato di accorpare diversi servizi, in ambito sanitario e non, in modo da creare dei poli multifunzionali in cui i cittadini, delle diverse comunità, potevano recarvisi. La visione era quella di concentrare i servizi per limitare i costi e di rendere operative unità più grandi e sempre più specializzate. Questo ha finito per avere un impatto anche sulle scelte abitative, con grandi città con tutti i servizi e paesi a bordo circonvallazione”.

L’ospedale di comunità è una struttura della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale.

La casa di comunità è struttura in cui opera un équipe multiprofessionale di medici di medicina generale, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e i servizi socioassistenziali.

“La pandemia, in questi anni, ci ha insegnato che la dislocazione nel territorio di prossimità dei Servizi permette una più agevole fruizione, mantenendo attivi servizi indispensabili nella cura della persona – evidenzia il consigliere segretario Gianluca Gavazza -. Ritorna prioritaria la necessità di adeguare le piccole unità cittadine di servizi atti a consentire alla cittadinanza di poterne usufruire sempre più in maniera agevole, andando a coprire i punti scoperti che sono risultati più evidenti durante e dopo pandemia, consentendo la sopravvivenza anche economica dei nostri paesi e favorendo una migliore qualità della vita”.

CERUTTI: “CON LA BUONA SANITA’ A GUIDA LEGA UN OSPEDALE E UNA CASA DI COMUNITA’ E UNA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE PER VENARIA”

C’è anche Venaria Reale tra i Comuni coinvolti dal piano di programmazione sulla medicina di prossimità approvato dal Consiglio regionale con il voto favorevole del gruppo Lega Salvini Piemonte.

“Come consigliere del territorio – ha commentato Andrea Cerutti, vicepresidente del Carroccio a Palazzo Lascaris – non posso che accogliere con soddisfazione la notizia che la mia Venaria torni al centro dello scacchiere sanitario della provincia di Torino. Grazie al lavoro di questa maggioranza di cui la Lega è la prima forza, la struttura di via don Sapino ospiterà infatti una centrale operativa territoriale e uno dei 29 ospedali di comunità previsti dal piano e finanziati con i fondi del Pnrr, mentre la sede dell’Asl di via Silva verrà riconvertita in una delle 91 case di comunità regionali, tornando ad avere un ruolo chiave nella rete assistenziale della nostra comunità”.

“Nel dettaglio – ha poi spiegato il vicepresidente Cerutti – in via don Sapino opereranno dieci infermieri, sei operatori sociosanitari e un medico che garantirà la sua presenza per almeno quattro ore e mezza al giorno dal lunedì al venerdì, oltre al personale di supporto sanitario e amministrativo. L’Asl di via Silva, invece, potrà contare su almeno 30 medici di medicina generale, che garantiranno l’attivazione di un ambulatorio aperto per 12 ore al giorno sei giorni su sette. La continuità assistenziale sarà garantita da un ambulatorio aperto di notte e nei festivi, 24 ore su 24, mentre tra i dieci e i venti medici di base opereranno per i loro assistiti. A completare la pianta organica tra gli 8 e i 12 infermieri di famiglia e di comunità, oltre al personale di supporto sanitario, tecnico e amministrativo. Per i cittadini di Venaria una vera rivoluzione, quella di una medicina sempre più vicina al paziente e alle sue esigenze. Un passo verso il futuro che per me, consigliere venariese della Lega, è motivo di profondo orgoglio”.

CANE: “IVREA E’ LA CAPITALE DEL LIBRO 2022, UN CAPITOLO DI RINASCITA ANCORA TUTTO DA SCRIVERE”

Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022 tra la soddisfazione degli esponenti del Governo e le congratulazioni del sottosegretario Lucia Borgonzoni alla città.
“Complimenti all’Assessore Casali, complimenti all’Amministrazione – ha commentato emozionato il deputato leghista eletto nel collegio eporediese Alessandro Giglio Vigna – alla Giunta e a tutti i cittadini che sotto varie vesti hanno contribuito, grazie a Regione Piemonte per l’endorsement. Grazie a chi ci ha creduto. Ve l’avevamo detto che con questa amministrazione, con questo sindaco e questa squadra Ivrea sarebbe tornata grande! Ancora una volta Ivrea ha dimostrato di essere un’eccellenza Canavesana e del Piemonte intero”.

“Una migliore ripartenza dopo il Covid non poteva esserci – ha aggiunto il Vicepresidente di Ivrea della commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte Andrea Cane – abbiamo rinunciato per 2 anni al Carnevale, abbiamo investito e sperato in questo progetto e ora lo realizzeremo. Ringrazio la Giunta della Città, l’Assessore Costanza Casali e l’Assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio che stasera sarà con noi a sancire questo momento proprio con la presentazione di un libro. Partiamo con i migliori auspici, in un anno in cui il più piccolo dei Comuni Canavesani Ingria nella finale mondiale dei Comuni Fioriti e il più grande Ivrea con i libri rappresenteranno il nostro Paese. Sono certo che Ivrea vi stupirà tra le pagine scritte dei libri e un capitolo di rinascita tutto da scrivere”.

“La notizia dell’assegnazione ad Ivrea di Città Capitale del Libro deve riempire di orgoglio non soltanto la comunità eporediese ma tutti i piemontesi – ha indicato alla stampa l’Assessore alla Cultura della Regione Vittoria Poggio raggiungendo Ivrea in serata – un riconoscimento che premia la cultura umanistica del lavoro nella terra di Adriano Olivetti, un imprenditore ispirato dalla lettura e dallo studio in cui tutti gli italiani si riconoscono nel segno del lavoro e dell’ingegno. Con Ivrea il Piemonte diventa a tutti gli effetti un territorio Faro nel campo della Cultura”.

“La vittoria di oggi è di Ivrea – ha concluso l’Assessore comunale alla Cultura Costanza Casali – degli eporediesi, del Canavese, del territorio e del Piemonte perché ogni attore ha creduto e condiviso questo progetto, che ha visto la concertazione di tutte le comunità del libro: quella dei lettori quella degli editori quella degli scrittori dei librai dei bibliotecari e dei operatori del digitale. Il dossier si basava sulla comunità nella accezione olivettiana, non in una declinazione nostalgica ma di proposizione. Alla fine di questa kermesse vogliamo rimanere nel cuore della storia culturale della nazione e lo faremo insieme alle altre città finaliste con l’edizione del ‘Manifesto del futuro del libro’”.

CANE: “CON L’ASSESSORE ICARDI E UNA RAPPRESENTANZA DEI SINDACI CANAVESANI PER IL PRONTO SOCCORSO DI CUORGNE'”

Non c’è alcuna intenzione di chiudere o depotenziare l’Ospedale di Cuorgnè e l’apertura del Pronto Soccorso è ritardata solo dalla mancanza di personale dovuto all’emergenza pandemica.
È questo il messaggio che l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi ha voluto trasferire ad una rappresentanza di Sindaci dell’Alto Canavese ospitati da Giovanna Cresto, Sindaco cuorgnatese e portavoce della Zona omogenea 8 Canavese occidentale, che comprende 46 Comuni e oltre 80mila abitanti.
“Le gare indette fino ad ora – ha sottolineato il Direttore Generale della Asl To4 Stefano Scarpetta durante la riunione – sono andate deserte, abbiamo rimodulato il nuovo bando per coprire almeno il servizio di Pronto Soccorso dividendolo in diurno e notturno. Abbiamo anche aumentato la base d’asta della gara per attrarre risposte, contiamo così di mettere un primo punto fermo per riaprire il nostro ospedale”.
“La pandemia ci ha fatto riscoprire l’importanza delle strutture anche piccole – dichiara Andrea Cane, Vicepresidente leghista della commissione Sanità in Regione presente all’incontro – quindi non c’è intenzione di affossare, anzi lavoriamo ad una corretta modulazione dei piccoli ospedali che non vogliamo assolutamente depotenziare, chiudere o ridurre. Il problema è che non si trovano professionisti, abbiamo lo stesso problema nelle aree periferiche piemontesi e analogamente le altre Regioni”.

CANE: “IN DIRITTURA D’ARRIVO GLI OSPEDALI E LE CASE DI COMUNITA’ DI CIRIE’, LANZO, IVREA, RIVAROLO, CHIVASSO, CASTELLAMONTE, CALUSO, LEINI’, SETTIMO, SAN MAURO E CRESCENTINO”

Il futuro della Sanità piemontese comincia oggi con l’approvazione da parte della Giunta regionale su indicazione dell’Assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, del piano di localizzazione di 91 Case di comunità, 29 Ospedali di comunità e 43 Centrali operative territoriali, per un investimento complessivo di 214 milioni di euro, tra finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e non solo.
Nella stessa seduta di Giunta è arrivato il via libera al programma di investimenti per l’ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie finanziato dal Pnrr per 78 milioni di euro e il programma di adeguamento sismico delle strutture ospedaliere finanziato con risorse del Pnrr e del Fondo complementare per altri 138 milioni.

“L’Asl To4 – commenta il Vicepresidente della Commissione Sanità della Regione, il leghista canavesano Andrea Cane – avrà sul suo territorio 11 Case di Comunità, ovvero strutture in cui operano équipe multiprofessionali di medici di medicina generale, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e può ospitare anche assistenti sociali.
Tre saranno gli Ospedali di Comunità che nella rete territoriale si occuperanno di ricovero breve e destinati a pazienti che necessitano interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale. Queste strutture saranno organizzate attraverso 5 Centrali Operative Territoriali, che saranno il nuovo strumento organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino/paziente e raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete di emergenza-urgenza. Un investimento totale di 24.585.178,41 milioni di euro per la sola Asl To4, che grazie ai fondi del Pnrr conterà su un Ospedale di Comunità a Crescentino, uno a Castellamonte e uno ad Ivrea. Insieme a questi ci saranno le Case di Comunità di Cirié, Lanzo, Crescentino, Chivasso, Rivarolo, Castellamonte, Ivrea, Caluso, Settimo, Leinì ed infine San Mauro. Un percorso che vede il Piemonte tra i primi a livello nazionale nella definizione degli obiettivi e che segna una svolta epocale per la nostra sanità, che rivedremo presto più moderna, prossimale, capillare e specializzata; già lunedì prossimo tratterò in Commissione Sanità presieduta da Alessandro Stecco questa proposta di deliberazione delle Strutture di prossimità nelle Asl: una rivoluzione che arriva da una Regione a trazione leghista, con un Assessore alla Sanità come Luigi Icardi, che al territorio aveva chiesto la fiducia alle urne e a quel mandato risponde con la concretezza dei fatti”.

GAVAZZA: “LA RICONFERMA NELL’UDP MI EMOZIONA. E’ UN RICONOSCIMENTO DEL LAVORO SVOLTO: SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA”

“Mi emoziona la riconferma a consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte. Per me un riconoscimento importante del lavoro svolto in questi mesi per il Piemonte e per tutti i piemontesi. Ora continuerò, con il mio impegno di sempre, imparando ogni giorno. Un grazie a tutti i miei colleghi consiglieri e ai miei collaboratori. Squadra che vince non si cambia”.

Lo dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte, a margine della seduta per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Lascaris.

LEONE E CANE: “INAUGURATO A FAVRIA L’IMPIANTO DI BIOGAS, PER UN’AGRICOLTURA CHE INVESTE SUL FUTURO”

“C’è una Italia delle istituzioni oggi a Favria che crede nella storia del nostro territorio, che ha radici delle aziende agricole e ne perora il progresso”. Con queste parole i consiglieri regionali della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane e Claudio Leone hanno salutato l’inaugurazione della centrale a biogas presso la Cascina Impero.
A tagliare il nastro la signora Gina, memoria e cuore pulsante della famiglia Abbà insieme al figlio Flavio e al Sindaco di Favria Vittorio Bellone, che con la sua Amministrazione comunale ha creduto nel progetto.
“Un orgoglio – ha detto Bellone – in un momento di difficoltà per molti vedere un imprenditore che investe, innova e soprattutto crede nel futuro”.
All’inaugurazione dell’impianto di Cascina Impero è intervenuto anche il presidente della Commissione permanente Agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi, con i Senatori Toni Iwobi e Pietro Pisani della Lega Salvini Premier ospiti del collega canavesano Cesare Pianasso e del deputato eporediese Alessandro Giglio Vigna.

“Un fiore all’occhiello per il Canavese – ha commentato il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale piemontese Claudio Leone, eletto nelle fila del Carroccio – l’impianto di Favria ha una potenza di 300Kw, che utilizza il refluo di autoproduzione della Cascina Impero. La zootecnia che tutela l’ambiente merita lo sguardo attento delle istituzioni che oggi tutti noi rappresentiamo”.

“Valorizzare la propria attività – ha concluso il vicepresidente leghista della commissione Sanità della Regione Andrea Cane – guardando anche alla sicurezza è lodevole. L’interramento dei liquami di origine agricola è la soluzione ottimale per limitare le perdite di azoto ammoniacale in atmosfera e controllare l’emissione di odori molesti. Un investimento che non è solo di carattere economico ma che è a beneficio della collettività canavesana”.

MARIN: “DAL PROGETTO ALCOTRA UN PIANO DA 1,8 MILIONI DI EURO PER IL RILANCIO TURISTICO DEL COLLE DEL MONCENISIO”

Ci sono anche il Comune di Giaglione e l’Unione montana Alta Valle Susa nella cordata che, all’interno del progetto Alcotra per la valorizzazione dei territori transfrontalieri tra Italia e Francia, si è vista finanziare il bando per il rilancio del turismo sostenibile nell’area che va dal massiccio d’Ambin al Moncenisio. Un intervento della durata di 15 mesi per il quale sono stati stanziati 1,885 milioni di euro, dei quali 1,6 milioni garantiti da fondi Fesr. Nel dettaglio, all’Unione montana Alta Valle Susa andranno 496mila euro, mentre il Comune di Giaglione riceverà 106mila euro. Per il partner transalpino del Comune di Val-Cenis è invece previsto un contributo di 999mila euro.

“Ringraziando il nostro vicepresidente Fabio Carosso per la sua efficace regia – sottolinea il consigliere valsusino della Lega Salvini Piemonte Valter Marin – non possiamo che accogliere con soddisfazione l’avvio di questa azione che punta a un rilancio sostenibile di uno dei patrimoni culturali e naturalistici più interessanti delle Alpi italo-francesi. Per le loro caratteristiche fisiche e turistiche, l’area che va dal massiccio d’Ambin al Moncenisio si presta alla perfezione per sperimentare un nuovo paradigma che sappia anche tener conto delle mutate esigenze degli escursionisti dopo la pandemia. Finora, infatti, il colle del Moncenisio, seppur molto rinomato, è sempre stato frequentato in brevi periodi dell’anno. D’altra parte, il massiccio d’Ambin, che pure è una delle culle europee dell’alpinismo e che offre un paesaggio ancora incontaminato, non gode della posizione che merita nei circuiti nazionali e internazionali. In questo modo potremo fondere le potenzialità dei due territori sviluppando un’offerta di sport e turismo che sarà una leva strategica per il rilancio dell’economia delle nostre montagne dopo il Covid”.

LEONE: “INACCETTABILE AGGRESSIONE A UN ADDETTO DELLA TEKNOSERVICE: LA MIA SOLIDARIETA’ AL LAVORATORE”

“Ancora un atto di violenza nei confronti dei lavoratori, prima gli autisti dei bus ora i nostri operatori della TeknoService. Situazioni di questa gravità rendono indispensabile una presa di posizione da parte di tutti: istituzioni e cittadini. Non sono le solite parole di circostanza, ma non si può subire aggressioni solo perché si è in strada al servizio della collettività”. Massima solidarietà espressa dal consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Claudio Leone all’operatore ecologico aggredito a Rivarossa durante lo svolgimento delle sue mansioni.

“Ho contattato TeknoService per conoscere le condizioni del loro addetto – ha commentato Leone, canavesano che presiede la commissione Commercio del Consiglio regionale del Piemonte -, episodi come questo rischiano ormai di passare inosservati. La tensione, acuita dalla situazione pandemica, non può essere la scusante per la violenza che è sempre inaccettabile.”

GAVAZZA: “GRAZIE ALL’IMPEGNO DEI SINDACI RIAPERTO L’HOTSPOT PER I TAMPONI A CAVAGNOLO”

Al Palazzetto dello Sport di Cavagnolo si è svolto il sopralluogo tecnico per la riattivazione del Centro tamponi. Erano presenti il consigliere regionale del territorio Gianluca Gavazza, la dottoressa Clara Occhiena dell’Asl To4, il comandante della Polizia Locale Franco Lomater, il responsabile Unisport Nicola Della Cerra, sindaci e amministratori del territorio tra cui Andrea Gavazza, sindaco di Cavagnolo, Giulio Bosso, sindaco di Brusasco e Vittorio Ferrero, sindaco di Crescentino.

“L’hotspot per tamponi di Cavagnolo verrà riattivato lunedì 24 gennaio e sarà aperto dalle 9.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì o comunque in base alle necessità – spiega Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Nei prossimi giorni verranno fornite tutte le informazioni utili, i tamponi saranno disponibili su prenotazione del medico di famiglia con priorità al tracciamento dei contatti scolastici, le modalità di convocazione per le scuole seguiranno l’organizzazione già vigente tramite Dirigente scolastico e SISP scuola”.

Nei giorni scorsi il sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza, insieme al primo cittadino di Crescentino, Vittorio Ferrero, e ad altri otto sindaci della collina chivassese, da Castagneto Po a Verrua Savoia, avevano chiesto la riattivazione dell’hotspot per i tamponi gratuiti presso il piazzale del Palazzetto dello sport a Cavagnolo. La richiesta di attivazione dell’hotspot è motivata soprattutto dall’incremento del numero dei contagi e dalla necessità di aumentare la capacità di tracciamento per i soggetti sintomatici, i contatti stretti di positivi e per coloro che devono effettuare il tampone di controllo per porre fine alla quarantena.

“Ringrazio tutti i primi cittadini che, indipendentemente dalle appartenenze politiche, lavorano insieme per il territorio – evidenzia il consigliere regionale del Piemonte Gianluca Gavazza -. Grazie in particolare al dott. Tristano Orlando, al dottor Riccardo Ferrero e alle infermiere della Croce Rossa Italiana per la disponibilità a eseguire i tamponi nei giorni di apertura, grazie a tutti i volontari dei Comuni della Collina che gestiranno gli accessi all’hotspot”.

CANE: “GLI IMPRENDITORI FACCIANO COME DAMILANO: ASSUMANO DALLE IMPRESE IN CRISI PER OTTENERE SGRAVI E AIUTARE I TERRITORI”

Nei giorni scorsi l’imprenditore torinese Paolo Damilano aveva annunciato di voler ricollocare alcuni lavoratori ex Embraco nelle sue aziende attraverso una norma che consente ai datori di lavoro che assumono con un contratto a tempo indeterminato lavoratori di aziende per le quali sono aperti tavoli di crisi al Mise.

“Proprio in Piemonte ad agosto – commenta il responsabile degli Enti locali della Lega Salvini Andrea Cane -, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva annunciato la sua volontà di studiare una direttiva chiara per legare i contratti di sviluppo alle aree di crisi. Per dare un segnale concreto affinché l’impegno da parte degli investitori che ricevono agevolazioni abbia una ricaduta diretta sulle zone e sui lavoratori di aziende in crisi, è attivo un fondo finanziato con 700 milioni per il 2022 per l’esonero totale dei versamenti dei contributi previdenziali”.

“A queste misure – prosegue Andrea Cane, chierese di nascita e attivo da tempo sulla crisi Embraco in Consiglio regionale – fa riferimento l’imprenditore Damilano, con il quale ho avuto a riguardo un rapporto di confronto costante nelle ultime settimane: le stesse sono state inserite nel disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei ministri del 28 ottobre 2021 su proposta del ministro dello Sviluppo economico, come misure per la crescita e il sostegno delle imprese; la norma dopo la conversione della legge di bilancio entrerà in vigore il primo gennaio 2022. L’esonero contributivo dal versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro si rivolge a chi assume con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato lavoratori con contratto equivalente di imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione delle crisi aziendali presso la struttura per la crisi d’impresa del Mise”.

“Invito quindi tutti gli imprenditori – conclude il consigliere regionale Andrea Cane – che vedono in questa lenta seppur costante fase di ripartenza dell’economia e dei consumi l’opportunità di una crescita aziendale di guardare con attenzione al provvedimento che prevede un esonero riconosciuto nella misura del 100% nel biennio 2021-2022 per un periodo massimo di 36 mesi, nel limite di importo di 6mila euro annui. Un impegno per i territori e le famiglie della nostra Città Metropolitana e in generale di tutto il Paese, che avrà ricadute positive immediate per chi assume e per chi ritorna al lavoro attivo dopo anni di crisi aziendali”.

GAVAZZA: “FINALMENTE SI BONIFICANO I SITI INQUINATI DELLA PROVINCIA DI TORINO PER UNA VERA RIGENERAZIONE DEL SUOLO”

La Giunta regionale ha approvato lo schema di accordo con il Ministero per la Transizione ecologica per l’assegnazione dei finanziamenti nell’ambito del programma nazionale di bonifica definito con il decreto del 29 dicembre 2020.

“Con quasi 7 milioni di euro – commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte – si potranno effettuare la bonifica e il ripristino ambientale dei primi 16 siti “orfani” del Piemonte, ovvero quelli potenzialmente inquinati per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili oppure, se individuati, essi non hanno provveduto ad avviare o concludere gli interventi previsti”.

“Tra le sei aree da bonificare nel Torinese – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte – rientrano l’ex campo nomadi Arrivore a Torino, l’ex Oma e Chimica Industriale a Rivalta di Torino, la Cava Borra a Montanaro, le adiacenze del canale scolmatore a Nole, l’ex Tecsol srl nei comuni di Orbassano, Beinasco, Rivalta di Torino, l’area ex R.S.M. srl nei comuni di Vistrorio, Lugnacco, Quagliuzzo, Parella, Strambinello. In particolare, l’intervento sul mio territorio riguarda la progettazione e realizzazione della caratterizzazione, progettazione dell’analisi del rischio e progettazione dell’intervento di bonifica alla Cava Borra nel comune di Montanaro con uno stanziamento di 114.495 euro per risolvere un problema ambientale che perdura dall’alluvione del 1994, quando in quell’area sulle sponde del torrente Orco, in località Pratomariano, vennero a galla fusti pieni di rifiuti. Finalmente in un sito abbandonato da tanto e troppo tempo si riuscirà a capire che tipologie di rifiuti sono presenti”.

LEONE: “GRAZIE AL PNRR, LA REGIONE PUO’ AIUTARE I COMUNI A REALIZZARE INTERVENTI DI MANUTENZIONE IN TUTTO IL CANAVESE”

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza si sta concretizzando in Piemonte in molte iniziative a favore dei Comuni che devono realizzare interventi per il loro territorio.

“Stiamo rispondendo alle richieste non soddisfatte in passato – commenta Claudio Leone, presidente leghista della Terza commissione del Consiglio regionale – relative acontributi che la Regione può erogare ai Comuni in base alla legge 18/1984 per interventi legati alle opere pubbliche di viabilità, edilizia municipale e cimiteriale e illuminazione: sono 9 milioni di euro per 163 interventi, suddivisi al 50% tra i Comuni con meno di mille abitanti e quelli con più di mille abitanti”.

“Per il Canavese – conclude soddisfatto il consigliere rivarolese Claudio Leone – saranno finanziati Baldissero Canavese per 32.500 euro,Alpette 39.000 euro, San Ponso 29.200 euro, Tavagnasco 64.000 euro, Torre Canavese 74.600 euro, Orio Canavese per 51.000 euro, Bairo 74.925 euro, Barone Canavese 54.000 euro, Strambinello 28.700 euro, Montanaro 69.500 euro, Caluso 115.000 euro, Pavone 53.500 euro. Infine Castellamonte riceverà 75.000 euro e Favria ne otterrà 115.000”.

“Con il trasferimento di 115.000 euro – ha commentato il sindaco di Favria Vittorio Bellone – andremo a realizzate il primo lotto del marciapiede in via Busano. Un contributo importante per la nostra amministrazione comunale sempre in prima linea per la riqualificazione e il miglioramento di infrastrutture stradali. Un progetto che in passato è rimasto solo nelle promesse elettorali dei miei predecessori e che solo con la giusta sinergia con gli enti superiori e con la fattiva compartecipazione del Comune di Favria, che ne andrà a destinare altri 115 mila euro, si realizzerà dopo tanto tempo”.

GAVAZZA: “LA FORESTA CONDIVISA DEL PO SARA’ UNA ‘FABBRICA DI OSSIGENO’ DI 200 CHILOMETRI CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI”

Creare una “Foresta condivisa del Po piemontese” per riprendere e consolidare gli interventi di riqualificazione ambientale avviati negli ultimi 30 anni lungo la fascia fluviale del Po e nelle aree circostanti per metterli a sistema e giungere a costituire una foresta di vicinato di circa 200 chilometri, con l’ambizioso obiettivo di giungere a 1,5 milioni di alberi e arbusti, uno per ciascun abitante dei Comuni attraversati.

“È il progetto predisposto dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese – commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -: un corridoio ecologico che si estende da Casalgrasso fino ai confini con la Lombardia lungo il territorio di 53 Comuni appartenenti a quattro province. La foresta è definita condivisa proprio perché chiunque può contribuire a realizzarla, diventandone partner: dalle istituzioni fino al semplice cittadino, dalle aziende agricole alle imprese private e alle associazioni”.

Per dare vita a un nuovo albero bastano anche solo 20 euro, che corrispondono a una nuova piccola pianta e ai 10 metri quadri di terreno che la circondano e che le permetteranno di crescere e di essere curata per garantirne l’attecchimento. Tutti i contributi economici saranno raccolti in un apposito fondo che l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese ha deciso di istituire. Dal canto suo, l’Ente dedicherà ogni attenzione all’espansione della foresta: con i fondi raccolti non solo metterà a dimora nuove piante, ma le curerà e acquisterà nuovi terreni per farla crescere sempre più rigogliosa.

“In questo periodo storico, in cui è ormai accertato che il riscaldamento globale provoca effetti devastanti e che è necessario intervenire prontamente con azioni puntuali per contrastarne gli effetti – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte – si è avviato un progetto di messa a dimora di alberi e arbusti finalizzato all’assorbimento di gas serra, principali responsabili dei cambiamenti climatici, oltre che alla realizzazione di nuove zone umide e aree verdi attrezzate, che hanno già ricoperto circa 500 ettari di territorio e costituiscono una vera e propria fabbrica produttrice di ossigeno e di assorbimento di gas serra. Obiettivo primario è ora quello di sviluppare il progetto, facendolo crescere e coinvolgendo altri soggetti”.

“Si tratta di uno strumento di riqualificazione dell’ambiente del Parco naturale del Po piemontese e delle aree circostanti – conclude il consigliere Gavazza -, un vero e proprio intervento ecosistemico sulla biodiversità e contribuisce al miglioramento complessivo dei territori interessati”.

I Comuni piemontesi interessati al progetto.

In provincia di Cuneo: Casalgrasso

In provincia di Torino: Baldissero Torinese, Brandizzo, Brusasco, Carignano, Carmagnola, Castagneto Po, Cavagnolo, Chivasso, La Loggia, Lauriano, Lombriasco, Mazzè, Moncalieri, Monteu Da Po, Pino Torinese, Rondissone, San Mauro Torinese, San Sebastiano Da Po, Torino, Torrazza Piemonte, Verolengo, Verrua Savoia, Villareggia, Villastellone

In provincia di Vercelli: Cigliano, Crescentino, Fontanetto Po, Livorno Ferraris, Palazzolo Vercellese, Saluggia, Tricerro, Trino

In provincia di Alessandria: Alluvioni Piovera, Bassignana, Bosco Marengo, Bozzole, Camino, Capriata d’Orba, Casal Cermelli, Casale Monferrato, Castelnuovo Scrivia, Coniolo, Frassineto Po, Gabiano, Isola Sant’Antonio, Moncestino, Morano sul Po, Pecetto di Valenza, Pontestura, Predosa, Valenza, Valmacca

CANE: “L’ARRIVO DEL FUN BOB A PIAMPRATO E’ UN’OTTIMA NOTIZIA PER TUTTO IL TURISMO CANAVESANO”

Il fun bob arriva in Canavese: la Giunta regionale ha infatti dato il via libera ad un investimento di 990mila euro che servirà al potenziamento dell’offerta turistica del comprensorio Ciavanassa con la costruzione di questa montagna russa d’alta quota che sfrutterà la pendenza naturale del versante di Piamprato Soana.

“Ancora una volta con la sinergia tra enti locali vince il territorio – commenta il consigliere regionale di Ingria, il leghista Andrea Cane –, con un progetto al quale il Comune di Valprato lavorava da tempo e che la Regione Piemonte ha scelto tra quelli sui quali puntare per la riqualificazione della Valle Soana, mirando al miglioramento qualitativo e di fruizione dell’offerta turistica e sportiva dell’intero Canavese”.

“Il progetto è stato uno dei primi che ho seguito personalmente fin dai primi mesi della mia elezione, poi la pandemia ha purtroppo rallentato diversi processi ma alla fine ho fatto in modo che non fosse mai messa in dubbio questa opportunità di rilancio turistico per le nostre valli: ringrazio quindi per la collaborazione tutta la Giunta regionale, in particolare gli assessori Ricca (Sport), Tronzano (Bilancio) e Carosso (Montagna) con i quali ho seguito in vari step questo progetto. Nell’anno in corso erogheremo 390mila euro – annuncia Andrea Cane, che è anche responsabile Enti locali della Lega Salvini Piemonte –, 600mila saranno invece trasferiti nel 2022: con queste somme il Comune di Valprato Soana potrà quindi realizzare un impianto di fun bob, collegato a quello di risalita già esistente. Un divertimento alternativo allo sci, adatto a tutte le età, che amplierà l’offerta turistica delle montagne dell’Alto Canavese e che contribuirà a valorizzare un ambiente naturale unico in ogni stagione dell’anno. Investire sulla montagna è la promessa che stiamo mantenendo, da sempre tra i miei primi obiettivi, ovvero portare linfa fresca laddove il nostro meraviglioso territorio è declinabile come un’esperienza che il Piemonte può sicuramente offrire in modo unico grazie alla propria conformazione orografica. Solo con queste operazioni coraggiose di marketing turistico potremo dar lavoro e speranza ai tanti giovani che vogliono ripopolare i nostri piccoli Comuni montani”.

FAVA: “QUELLO CHE E’ SUCCESSO A 17 ATLETI DISABILI SULLA NAVETTA TORINO-CASELLE E’ INQUALIFICABILE. PRESTO UN INCONTRO CON IL PRESIDENTE ANFFAS”

Il presidente dell’Anffas di Torino, Giancarlo D’Errico, ha denunciato un episodio discriminatorio ai danni di 17 atleti disabili e ai loro accompagnatori sulla navetta Torino-Caselle.

“E’ inqualificabile l’episodio che si è verificato, ma mi auguro che resti un caso isolato e non si ripeta. Non basta parlare di accoglienza e di fruizione dei servizi per tutti, quando si lasciano a piedi persone che addirittura dovrebbero avere un accesso prioritario, esponendoli inutilmente ad una situazione di stress – commenta Mauro Fava, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Trasporti di palazzo Lascaris -. Non è comunque il solo problema sollevato dal presidente dell’Anffas in tema di disabilità, per cui gli chiederò presto un incontro per affrontare i temi più urgenti. Se ne discuterà anche al tavolo della disabilità aperto dall’assessore regionale Chiara Caucino”.

“Proprio con l’assessore ieri abbiamo effettuato un sopralluogo alle case popolari di Cuorgnè, grazie al quale sono emerse alcune criticità – continua Fava -. Il tema dell’accesso delle persone con disabilità alle strutture e ai mezzi del trasporto pubblico locale continua ad essere centrale: qualcosa è stato fatto in passato, ma non è ancora abbastanza. Un esempio è rappresentato dalle pensiline di bus e tram a Torino citate dal presidente dell’Anffas. La tutela delle persone con disabilità è una delle nostre priorità e faremo il possibile per migliorare la situazione”.

GAVAZZA: “ALTRO CHE TIR A 60 ALL’ORA O QUARTA CORSIA: PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELL’INQUINAMENTO SERVE LA TANGENZIALE EST”

L’attuale codice della strada prevede che i cosiddetti tir, ovvero tutti gli autoveicoli trasporto merci di oltre 12 tonnellate di peso, siano obbligati a tenere una velocità non superiore a 80 km/h sulle autostrade.

“Ridurre la velocità di percorrenza dell’attuale tangenziale a 60 Km/h come suggerito dalla Consulta comunale per l’Ambiente e il Verde di Torino poco cambierebbe – sottolinea Gianluca Gavazza, consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Infatti, la causa dell’inquinamento sta nelle lunghe code con conseguenti numerose fermate e ripartenze dei tir, che allungano così la permanenza e le scalate di marcia in tangenziale, con continue emissioni di inquinanti. La soluzione fin, dal 1976, sta nella realizzazione della Tangenziale Est di Torino e assolutamente non nell’ampliare l’attuale tangenziale di una o più corsie come alcuni amministratori locali vorrebbero. È certo che allargando le corsie l’inquinamento ambientale e acustico non diminuirebbe per le popolazioni che vivono oggi lungo la tangenziale di Torino”.

Il Consiglio regionale del Piemonte nei mesi scorsi ha approvato l’ordine del giorno presentato dal gruppo Lega Salvini Piemonte per impegnare la Giunta, di concerto con il Governo, a ricostituire al più presto una società che si occupi, con il coinvolgimento degli enti locali, della realizzazione della Tangenziale Est del nodo di Torino.

“Dopo anni di silenzio, grazie all’amministrazione regionale a maggioranza Lega si torna a parlare del progetto della Tangenziale Est che prevede la realizzazione dell’ultimo tratto mancante del sistema tangenziale torinese, per collegare l’autostrada A4 Torino-Milano dallo svincolo di Brandizzo all’autostrada A21 Torino-Piacenza tra Villanova d’Asti e Santena – spiega Gianluca Gavazza, consigliere membro dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Lascaris -. La Tangenziale Est di Torino è un’opera strategica per il territorio, in particolare per il tessuto imprenditoriale e produttivo, che va immaginata in un lungo periodo al fine di rilanciare l’economia in termini di investimenti infrastrutturali e occupazionali, con l’obiettivo di decongestionare l’anello ovest di Torino, connettere il sistema economico e valorizzare le imprese”. “Da autotrasportatore – continua Gavazza – posso confermare che un camion che deve andare dall’autostrada A4 alla A21, da Brandizzo a Santena, oggi deve circumnavigare Torino e transitare da territori che potrebbero essere evitati. In questo modo, con la nuova infrastruttura che servirà la zona est di Torino ci sarà un risparmio di chilometri percorsi, meno traffico e quindi meno inquinamento acustico e ambientale”.

“Con la realizzazione della Tangenziale Est si andrà dopo 45 anni a chiudere un anello di fondamentale importanza per il tessuto industriale del Piemonte – evidenzia infine il consigliere Gavazza -. Il fattore ambientale è fondamentale perché con questa nuova arteria ci sarà meno inquinamento e meno traffico nell’area torinese già fortemente compromessa, riducendo al contempo i costi di produzione. Realizzando questi 22 chilometri della Tangenziale Est si potrà sgravare la locale rete di strade dai mezzi pesanti e inquinanti, rendendo il traffico maggiormente fluido nella tangenziale di Torino”.

LEONE: “DA RIVAROLO IL GIRO D’ITALIA SULLE STRADE DEL CANAVESE: UN VOLANO PER IL TURISMO E LA RIPRESA DEI NOSTRI TERRITORI”

E’ arrivata l’ufficialità: domenica 22 maggio 2022 Rivarolo Canavese vedrà la partenza della quindicesima tappa del Giro d’Italia, con arrivo a Cogne in Val d’Aosta. Un obiettivo, quello di portare la Corsa Rosa sulle strade canavesane, fortemente voluto e progettato dal consigliere regionale leghista di Rivarolo Claudio Leone e dalla giunta regionale, con l’assessore leghista allo Sport Fabrizio Ricca. “Saranno due anni di grande ciclismo per il Canavese – commenta Leone – dopo il recente successo della gara Gran Piemonte ospitata a Rocca Canavese. Come sempre la carovana del Giro d’Italia non porta con sé solo il fascino della più classica delle gare di ciclismo italiane, ma offre ai territori che la ospitano una vetrina che diventa volano economico e turistico non solo a ridosso dell’evento. Lo abbiamo visto proprio qui in Canavese, con lo spettacolo dei ciclisti che affrontavano la salita a Ceresole Reale, rimbalzata sui social di tutto il mondo”.

“La fiducia riposta da Rcs, dai colleghi della Regione e in particolare dall’assessore Ricca e dalla mia concittadina e sportiva appassionata Alessia Cuffia, che ringrazio, nel progetto della tappa canavesana del Giro d’Italia ci permette di lavorare con il territorio e con gli enti locali per valorizzare il più possibile un evento che già in passato ci ha permesso di ribadire e valorizzare una storia canavesana scritta sulle due ruote. Nel mio percorso professionale e per passione sportiva ho avuto la fortuna di capire quanto la bicicletta sia nel nostro Dna, perché il Piemonte è una terra che ha sfornato campioni, che ha ospitato squadre ciclistiche di livello e che è stato culla di progetti e aziende che le due ruote hanno contribuito a sviluppare“.

“Mettiamoci subito al lavoro – ha concluso Leone, che è presidente della Terza commissione di Palazzo Lascaris -, perché il nostro Canavese ha le caratteristiche per quello che viene definito ‘effetto wow’:  rimanere nel cuore di chi ci conosce e stupire quella fascia turistica che ci potrà scoprire durante il Giro d’Italia”.

LEONE: “A FIANCO DEI LAVORATORI DEL COMPARTO IGIENICO-AMBIENTALE, UN SETTORE ESSENZIALE CHE GARANTISCE IL DECORO DELLE NOSTRE COMUNITA'”

Sciopero nazionale del comparto igienico-ambientale, che a Torino ha riunito davanti alla Prefettura i lavoratori delle sigle Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel.

“Ho raggiunto in piazza Castello gli operatori che garantiscono i servizi di igiene ambientale – commenta il presidente della Terza commissione del Consiglio regionale, il leghista Claudio Leone – per capire le motivazioni dello sciopero e per confrontarmi con le tante lavoratrici e i tanti lavoratori che hanno partecipato al presidio”.

“Le istanze raccolte oggi – prosegue il leghista Leone –  raccontano della determinazione e della rabbia dei lavoratori che, quotidianamente, garantiscono il decoro alle nostre comunità, anche affrontando le mille difficoltà del periodo pandemico. Lo scopo dei manifestanti era mobilitare la politica e le Istituzioni affinché vi siano risposte all’altezza delle loro rivendicazioni e maggiore attenzione verso i servizi ambientali. Un lavoro essenziale di cui oggi, nonostante lo sciopero, si sono comunque garantiti i livelli minimi”.

GAVAZZA: “LE CELEBRAZIONI A CHIVASSO DELLA FESTA DELL’INDIPENDENZA POLACCA RICORDANO A TUTTI IL VALORE DELLA LIBERTA'”

Sabato 6 novembre a Chivasso si sono svolte le celebrazioni annuali della Festa Nazionale dell’indipendenza della Polonia, che ricorre l’11 novembre. All’evento erano presenti l’assessore Pasquale Centin e l’amministrazione comunale, il consigliere regionale leghista del territorio Gianluca Gavazza, il Console Generale della Repubblica di Polonia a Milano Adrianna Siennicka, il Console Onorario della Repubblica di Polonia a Torino, Ulrico Leiss de Leimburg e la Presidente della Comunità Polacca di Torino Elzbieta Grzyb.

La Regione Piemonte e Chivasso hanno avuto un significato particolarmente importante per la storia di questo popolo. Nel 2017 è stato sancito il gemellaggio tra le città di Chivasso e Przemysl in Polonia. Il gemellaggio ricorda il legame storico tra Chivasso e il popolo polacco, in particolare gli eventi della prima guerra mondiale, quando migliaia di soldati polacchi, costretti ad essere inquadrati nei ranghi dell’esercito austro-ungarico, furono presi prigionieri degli Italiani per poi essere liberati e alla fine del 1918, mandati alla Mandria di Chivasso. I più provati morirono e riposano presso il cimitero della frazione Mandria e analogamente presso la Città di Przemysl, cittadina situata nel sud della Polonia, riposano numerosi soldati italiani, morti nei campi di prigionia durante il primo e il secondo conflitto mondiale.

“È difficile per le nostre generazioni parlare di guerra e di indipendenza: la guerra, per fortuna, non l’abbiamo vissuta, nell’indipendenza ci siamo nati e oggi l’indipendenza è così scontata che spesso ci dimentichiamo cos’è – commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte -. Ecco perché a volte viene difficile dare un senso al sacrificio di tanti giovani che credevano nell’indipendenza, nella difesa della Patria e negli ideali di libertà. Ed è per questo che provo un certo imbarazzo per questo tempo, che abolisce i confini e che sembra a volte non rispettare quegli ideali e questi morti”.

“Ricordiamo molti soldati polacchi che combatterono e morirono al fronte, alcuni sono rimasti qui, provati dalle malattie e giacciono nel cimitero della frazione Mandria di Chivasso, accanto ai nostri morti e non sono i loro nomi, per quanto importanti, a segnare il passo, ma è la loro età che deve farci riflettere – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte -. Oggi se ci guardiamo attorno vediamo i loro coetanei che, probabilmente, non sanno quanto sono fortunati, per quanta libertà gli è stata regalata da questi mancati bisnonni. Sarebbe bello, che la nostra società tutta se ne rendesse conto e sarebbe così il modo migliore per ricordarli. Viva l’indipendenza e viva la libertà”.

GAVAZZA: “IL CENTENARIO DELL’ELETTRIFICAZIONE FERROVIARIA DELLA TORINO-CERES E’ UN’OCCASIONE PER FAR RIVIVERE IL PASSATO DI QUESTO TERRITORIO”

In occasione del centenario dell’elettrificazione della ferrovia Torino-Ceres sabato 30 ottobre si è tenuto l’evento organizzato dal Museo Ferroviario Piemontese, in collaborazione con il Comune di Ceres e Gtt, con un treno speciale celebrativo sulla storica tratta. All’iniziativa erano presenti gli esponenti leghisti Mauro Fava, presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale del Piemonte, Gianluca Gavazza, consigliere regionale, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte, Marco Pochettino presidente del Museo Ferroviario Piemontese e i dirigenti Gtt.

La mattinata è cominciata alle 9 con la visita alla vecchia sottostazione elettrica di Cirié, a seguire alle 10,15 grazie alla collaborazione di Gtt, è partito da Cirié in direzione Ceres il treno speciale composto da un complesso di elettromotrice ex belga. Alla partenza dalla stazione di Ciriè ad accogliere i partecipanti Aldo Buratto, vicesindaco di Cirié, alla stazione di Lanzo Torinese presenti Fabrizio Vottero, sindaco di Lanzo Torinese, e Fabrizio Casassa vicesindaco. Dopo le soste nelle stazioni della tratta alta della linea da Lanzo a Ceres, al termine del viaggio grande accoglienza da parte sindaco di Ceres Davide Eboli e della Pro Loco di Ceres. Qui è stato possibile visionare esternamente il locomotore FTC15, visitare la mostra fotografica sulla ferrovia Torino-Ceres all’interno del piano caricatore a cura di Beppe Sinchetto, Beppe Mola e Enrico Suppo, ed infine accedere al Museo delle Genti delle Valli di Lanzo.

“Ancora una volta il Piemonte è stato il primo: 100 anni fa, la prima ferrovia elettrica a corrente continua ad alta tensione al mondo – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Valorizzare nuovamente questa realtà, è far rivivere il territorio demograficamente ed economicamente. È restituire un pezzo di storia alle comunità che hanno fatto grande il nostro Piemonte”.

Il progetto per l’elettrificazione della linea riuscì a concretizzarsi nel 1918 e a partire dal 6 ottobre 1920 la linea venne messa sotto tensione e vennero avviate corse per prove e verifiche. Il 1° maggio 1921 la ferrovia Torino-Ceres entrò ufficialmente in esercizio a corrente continua 4.000 volt, divenendo la prima ferrovia al mondo ad aver adottato tale alimentazione.

CANE E LEONE: “DAL PNRR FONDI AL CANAVESE PER NEXT GENERATION PIEMONTE: PIU’ RISORSE PER OPERE PUBBLICHE E MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO”

Buone notizie anche per il Canavese: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha infatti portato in dote alla Regione Piemonte fondi a favore dei Comuni per realizzare interventi sul territorio.

“Nella prima linea del nuovo pacchetto di investimenti ci sono due importanti interventi sul Canavese – commenta il presidente della Terza commissione del Consiglio regionale Claudio Leone – individuati nel corso della ricognizione effettuata dalla Regione Piemonte in vista del Pnrr e selezionati nel documento ‘Next Generation Piemonte’. Beneficeranno di questi fondi Barbania e Ivrea. Barbania avrà 500mila euro per il progetto di riqualificazione energetica degli edifici comunali, Ivrea si è aggiudicata 370mila euro per i lavori di rifacimento copertura e miglioramento sismico della scuola primaria di Torre Balfredo”.

“La seconda tranche di investimenti – specifica il consigliere regionale di Ingria Andrea Cane, che per la Lega Salvini Piemonte ha la delega agli enti locali – riguarda i contributi che la Regione può erogare a favore dei Comuni in base alla legge 18/1984 per interventi legati alle opere pubbliche di viabilità, edilizia municipale e cimiteriale e illuminazione e ammonta a 9 milioni di euro per 163 interventi, suddivisi al 50% tra i Comuni con meno di mille abitanti e quelli con più di mille abitanti. Ai Comuni del Torinese andranno oltre 2,4 milioni, mentre una terza linea riguarda di messa in sicurezza del territorio e di mitigazione del rischio idrogeologico per i Comuni colpiti dalle alluvioni del 2019 e del 2020, tra questi Comuni Castellamonte riceverà 150mila euro per la sistemazione frane tra le frazioni Spineto e Sant’Anna”.

CANE: “DELIBERATA LA PROROGA DELLA CONVENZIONE DELL’ACQUEDOTTO DELLA VALLE ORCO: ACQUA MIGLIORE E PIU’ ABBONDANTE PER IL CANAVESE”

È stata votata ed approvata dalla Giunta regionale piemontese la proroga della convenzione, stipulata con EgATo3, Smat e Iren, che porterà alla realizzazione dell’Acquedotto della Valle Orco, fissando la scadenza al 31 dicembre 2023.

“Un nuovo importantissimo traguardo – commenta il consigliere canavesano della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane –, la pandemia ha infatti inciso sull’iter del progetto e la scadenza della convenzione avrebbe potuto avere effetti negativi sulla realizzazione dell’Acquedotto della Valle Orco che costituisce un intervento di grande infrastrutturazione di importanza strategica. Oggi possiamo dire anche di salvaguardare le generazioni future da problematiche quali-quantitative delle nostre risorse idriche, che si sono venute a determinare negli anni nella nostra zona”.

L’acquedotto ci permetterà di utilizzare la risorsa idrica disponibile dagli invasi dell’alta Valle Orco per integrare l’approvvigionamento delle reti per oltre 120 chilometri, attraverso 41 Comuni della collina e pianura canavesana: Agliè, Bairo, Banchette, Barone, Bosconero, Busano, Caluso, Castellamonte, Colleretto Giacosa, Cuceglio, Cuorgnè, Favria, Feletto, Foglizzo, Ivrea, Locana, Loranzè, Mazzè, Montalenghe, Oglianico, Orio, Ozegna, Parella, Pavone, Pertusio, Pont, Quagliuzzo, Rivara, Rivarolo, Salassa, Salerano, Samone, San Giorgio, San Giusto, San Martino, San Ponso, Sparone, Strambinello, Torre e Valperga.

“Ancora una volta – conclude il vicepresidente leghista della Quarta commissione a Palazzo Lascaris Andrea Cane – questo governo regionale a maggioranza Lega sta dimostrando l’attenzione ai territori che fin dall’inizio di questa legislatura avevamo assicurato. Sono quindi felice di poter confermare questa buona notizia ai tanti sindaci, cittadini e amministrazioni comunali: ringrazio tutta la Giunta ed in particolare l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati per aver agevolato il percorso di convenzione che ci porterà ad offrire alle nostre generazioni future l’acqua che abbiamo a disposizione con l’efficacia e l’efficienza che ad oggi non potevamo vantare: il Canavese c’è!”.

IL CONSIGLIERE FAVA E IL PRESIDENTE CIRIO IN VISITA ALLE ECCELLENZE DEL CANAVESE: “AZIENDE AL TOP, MA SERVONO INFRASTRUTTURE STRADALI E DIGITALI”

Giornata canavesana per il presidente della Regione Alberto Cirio, che ha raccolto l’invito del consigliere Mauro Favae ha visitato alcune realtà imprenditoriali di eccellenza del territorio. Mete del tour del governatore sono state La Doppia A di Pont Canavese della famiglia Aimonetto, Facem di Valperga della famiglia Rolle, Cisla di Busano di Giancarlo Buffo, e Molino Peila di frazione Gallenca di Valperga. La prime tre legate principalmente al mondo dell’automotive (La Doppia A nella lavorazione della plastica, le altre due nello stampaggio a caldo dell’acciaio), l’ultima operante nel settore agro-alimentare.

“Le aziende che abbiamo visitato sono solo tre esempi di una realtà di assoluto livello qual è il distretto industriale del Canavese, che grazie alla lungimiranza dei nostri imprenditori e ai costanti investimenti nell’innovazione dei processi produttivi, ha saputo affrontare nel migliore dei modi i problemi legati all’esplodere della pandemia – commenta Fava-. Ancora adesso l’area racchiusa grossomodo tra Valperga, Busano, Forno e Rivara rappresenta il 70% della produzione italiana per quanto riguarda lo stampaggio dell’acciaio, con decine di aziende attive e migliaia di posti di lavoro. Il settore continua ad essere in ascesa, grazie all’abilità degli imprenditori che hanno saputo diversificare e aprirsi a nuovi mercati”.

“A fronte di questa grande vitalità e capacità di innovazione non c’è stata purtroppo una giusta attenzione delle istituzioni nell’investire per adeguare le infrastrutture, che sono rimaste ferme agli anni Settanta – continua Fava-. Ogni azienda movimenta migliaia di tir ogni anno, che insistono sulla Sp460, transitano sul Ponte Preti o attraverso i centri abitati, con evidenti problemi di traffico e di sicurezza. Se vogliamo che il polo canavesano dello stampaggio continui nel tempo a rappresentare un’eccellenza e una fonte di lavoro per tanti giovani, bisogna fare il possibile per migliorare la rete stradale, dando finalmente corso a quei progetti che sono fermi da tempo immemore, come la variante Lombardore-Front-Salassa alla Sp460 e il nuovo Ponte Preti. Allo stesso tempo, servono investimenti per portare alle aziende la fibra ottica. E’ inutile investire nell’industria 4.0 se poi si deve fare i conti con una connessione a internet come si aveva a Torino 20 anni fa. Le aziende canavesane non vogliono sussidi, ma solo di essere messe nelle condizioni per lavorare al meglio e portare avanti una tradizione di eccellenza che dura da più di un secolo”.

Non solo attività produttive nel tour canavesano del presidente della Regione, che ha avuto modo anche di incontrare a Oglianico i sindaci e i volontari della Protezione civile dell’area d’ambito Com5.

LEONE: “12 MILIONI DI EURO AI GRUPPI DI AZIONE LOCALE DEL CANAVESE E DELLE VALLI DI LANZO: LA LEGA PUNTA SUI TERRITORI INCREMENTANDO I TRASFERIMENTI”

Quasi 12 milioni di euro in arrivo per sostenere i Gruppi di Azione Locale del Canavese e delle Valli di Lanzo. Una misura varata dalla giunta a trazione Lega, con il nostro vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso, che destinerà al biennio 2021-22, quasi il 50% dell’intero stanziamento già previsto per il periodo 2014-20.

“Attraverso i Gruppi di Azione Locale la Regione – commenta il presidente della commissione Economia, commercio e turismo del Consiglio regionale del Piemonte, il leghista Claudio Leone –  vogliamo valorizzare le potenzialità locali e promuovere lo sviluppo partecipativo. Al Gal Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone arriverà quindi una dotazione finale 5.168.417,68 di euro mentre il Gal Valli del Canavese avrà a disposizione 6.829.891,64 di euro”.

“Il Gal è il soggetto responsabile dell’attuazione del Piano di Sviluppo Locale – conclude il canavesano della Lega Claudio Leone – e la ricaduta di questi fondi si rivolge alle realtà socio-economiche del territorio di riferimento. Questi trasferimenti possono fare la differenza nei piccoli territori in particolare negli ambiti dello sviluppo e l’innovazione delle filiere, del turismo sostenibile, della valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico e dell’accesso ai servizi pubblici essenziali”.

GAVAZZA: “LINEA FERROVIARIA CHIVASSO-ASTI: COMPLETATI I LAVORI DI RIPULITURA E BONIFICA  DEL SEDIME FERROVIARIO TRA CHIVASSO E BROZOLO, ORA SI PROCEDE IN DIREZIONE ASTI”

Domenica 17 ottobre, in una splendida giornata autunnale, si è svolta la “Passeggiata sui binari” della linea Chivasso-Asti, da Chivasso a San Sebastiano da Po. Camminata promossa dal circolo “La nostra Collina”, Legambiente di Settimo, gruppo di Chivasso, e da tante associazioni, amministratori locali e gruppi della zona. Registi dell’evento due esponenti politici del territorio: il consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte Gianluca Gavazza e il parlamentare Carlo Giacometto. Il ritrovo è stato alle 9 a Chivasso all’incrocio tra il canale Cavour e la linea Chivasso/Asti, a lato del ponte ferroviario. La partenza alle 9,30 e si è arrivati fino a San Sebastiano da Po, frazione Abate.

“La manifestazione ha avuto un grande successo – commenta il consigliere Gavazza -. Gli oltre duecento partecipanti hanno potuto ammirare il lavoro svolto da Rfi nel ripristino della ferrata dopo circa 10 anni di abbandono e hanno goduto della bellezza dei luoghi e del paesaggio lungo la linea. Terminati i lavori di completa ripulitura e bonifica del sedime ferroviario e dei fabbricati viaggiatori del tratto compreso tra le stazioni di Chivasso e Brozolo della linea Chivasso-Asti si procederà verso l’astigiano”.

“Proprio lunedì 11 ottobre ho effettuato un sopralluogo presso la stazione di Montiglio Murisengo della linea Chivasso-Asti per rendermi conto di quanto lavoro è stato fatto da Rfi in merito alle operazioni di completa ripulitura e bonifica del sedime ferroviario e delle aree di pertinenza delle stazioni – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte -. I lavori continuano: partiti da Chivasso, valicato Brozolo, pian piano si procede verso Asti. Un grazie di cuore ai tecnici di Rfi per il grande lavoro che è stato eseguito in questi mesi sulla linea. Vedere il binario riprendere forma con la pulizia è un grande risultato. Un binario che, storicamente, ha dato lustro, ricchezza e servizio al nostro territorio. Una zona panoramica con stazioni, come quelle di Brozolo, Cavagnolo-Brusasco, Monteu da Po, Lauriano e San Sebastiano da Po, di interesse storico-architettonico ed enogastronomico”.

Nel mese di settembre, a Cavagnolo, si era tornati a un primo utilizzo della ferrovia con le corse sui ferrocicli, mezzi su rotaia utilizzati sulle ferrovie turistiche di tutta Europa, attrazione per bambini e famiglie, proposta in collaborazione con il Museo Ferroviario Piemontese, Rfi Rete Ferroviaria Italiana Spa – gruppo Ferrovie dello Stato Italiano, il Consiglio regionale del Piemonte e le Associazioni locali che gestiscono la stazione e il casello ferroviario di Cavagnolo. I ferrocicli sono veicoli realizzati dai volontari del Museo Ferroviario Piemontese con struttura in tubi metallici e propulsione a pedali o a pedalata assistita, in grado di trasportare due o più persone.

“Un ringraziamento – conclude il consigliere regionale Gianluca Gavazza – va fatto a Livio Albano e ai tecnici di Rfi, al direttore generale della Fondazione Fs l’ingegnere Luigi Cantamessa, all’onorevole Carlo Giacometto e al presidente della commissione Trasporti del Consiglio regionale, il leghista Mauro Fava che, fin dall’inizio hanno creduto in questo progetto. Un grazie inoltre a tutti i sindaci del territorio e a tutte le associazioni e circoli locali che si sono mobilitati”.

IL CTO RESTERA’ CENTRALE NEL NUOVO PARCO DELLA SALUTE: MARTEDI’ VIA AI LAVORI DI BONIFICA DELL’AREA

Quale sarà in futuro il ruolo del Centro Traumatologico Ortopedico all’interno del prossimo Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino? A porre la domanda all’assessore alla Sanità è stato oggi, durante il question time, il vicepresidente del gruppo Lega Salvini Piemonte e consigliere eletto nella provincia di Torino. La risposta dell’assessore non lascia spazio ai dubbi: il Cto non solo è inserito nel progetto Parco della Salute, ma con i suoi 450 posti letto lo integra. Il presidio manterrà, quindi, il proprio fondamentale ruolo in campo traumatologico anche all’interno del nuovo Parco, i cui lavori di bonifica partiranno il prossimo martedì.

TANGENZIALE EST DI CARMAGNOLA, LA SODDISFAZIONE DEL VICEPRESIDENTE DEL GRUPPO LEGA SALVINI PIEMONTE

“Finalmente una data certa per un’infrastruttura che aspetta di vedere la luce da oltre trent’anni. La variante Est della Tangenziale di Carmagnola è un’opera indispensabile per la viabilità non solo cittadina, ma di tutta la regione. Il via libera da parte del ministero dei Trasporti alla sua realizzazione è un’ottima notizia. Non posso che unirmi alla soddisfazione già espressa dal presidente della Regione e dal sindaco di Carmagnola”. Così il vicepresidente della Lega in consiglio regionale e consigliere eletto in provincia di Torino in merito alla conferma arrivata da Roma sull’avvio della procedura per la realizzazione dell’opera.

PROMESSA MANTENUTA: ENTRATI IN FUNZIONE I NUOVI TRENI DOPPIO-PIANO VIVALTO SULL’SFM1. LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA COMMISSIONE TRASPORTI

Dalle parole ai fatti. Trenitalia ha mantenuto le promesse, mettendo in funzione sin dall’avvio del servizio alcuni treni nuovi e aggiungendo ora i doppio-piano Vivalto per le corse nelle ore di punta, come preannunciato alcuni mesi fa. Il presidente della Commissione trasporti regionale registra la soddisfazione tra i pendolari per il nuovo miglioramento alla qualità del servizio. I nuovi convogli permetteranno infatti di alleviare il problema dell’affollamento, quanto mai importante in questo periodo di pandemia. Sin dal suo insediamento il consigliere canavesano ha fatto dell’impegno per migliorare la qualità del trasporto per i pendolari una sua bandiera. Da alcuni mesi, finalmente, i guasti e disservizi che avevano trasformato i viaggi da e per Torino in un’odissea quotidiana sono alle spalle. I risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. L’impegno non finisce comunque qui. Ci sono nuovi traguardi da raggiungere. Il primo sarà il completamento dell’installazione del sistema di sicurezza Scmt, che consentirà di aumentare la velocità di percorrenza dei treni. Il secondo, più a lungo termine, sarà l’elettrificazione della tratta da Rivarolo fino a Pont, previsto nel 2023.

ANCHE IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA TERZA COMMISSIONE PER LA PRIMA CAMPANELLA DELLA SCUOLA PIU’ PICCOLA D’ITALIA

C’era anche il presidente della Terza commissione e consigliere della Lega Salvini Piemonte del Canavese all’apertura dell’anno scolastico, questa mattina, della scuola più piccola d’Italia, quella di Ceresole in Valle Orco. Alle 8 gli unici due studenti dell’istituto – Raffaele, sei anni, e Guglielmo, nove – si sono presentati puntualmente per il suono della prima campanella, accolti dalla loro maestra Ylenia. Quella di Ceresole è una scuola “sussidiata”, ovvero finanziata in gran parte dalla Regione: la dimostrazione di quanto questa amministrazione a trazione Lega abbia cuore le montagne del Piemonte e si batta per fermare lo spopolamento delle terre alte.

CERUTTI: “L’OSPEDALE DI SETTIMO PRESIDIO PER I CITTADINI ALL’INTERNO DELL’ASL TO4. PREZIOSO IL LAVORO DI ICARDI”

“Grazie all’impegno dell’assessore alla sanità Icardi, l’ospedale di Settimo non solo non cesserà di erogare servizi, ma entrerà a tutti gli effetti a far parte dell’Asl To4 non appena il suo nuovo modello organizzativo verrà approvato dall’aula del consiglio regionale. Quella di oggi è, quindi, una giornata che possiamo definire storica per la struttura settimese che aspettava di veder definito con certezza il proprio futuro”. Così Andrea Cerutti, vicepresidente della Lega in consiglio regionale, sulla decisione presa oggi in giunta sulla chiusura del programma di sperimentazione gestionale della Società assistenza acuzie e post acuzie (Saapa Spa) relativo all’ospedale di Settimo Torinese e la conseguente internalizzazione della struttura nell’Asl di competenza.

“Tutti i cittadini di Settimo – conclude Cerutti -, e non solo, potranno, dunque, continuare ad usufruire senza interruzioni di un presidio estremamente valido ed importante per tutto il territorio

CANE: “IL FUTURO DELLO SCI SI SCRIVE CON I TERRITORI, MONTAGNA CENTRALE NE PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA”

Presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte in Piazza Castello a Torino si è concluso il ciclo di appuntamenti provinciali dedicati ai gestori di impianti di risalita e anelli di fondo e a Sindaci e amministratori dei Comuni interessati. Il tutto al fine di approfondire le tematiche inerenti il cosiddetto “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e la futura programmazione europea con particolare riferimento al turismo invernale.

“Assieme al Presidente Alberto Cirio ho potuto constatare un grande interesse per questa presentazione – commenta il Consigliere Regionale Andrea Cane – dal momento che la sala era colma di rappresentanti degli enti locali della Città Metropolitana di Torino e di gestori delle piste da sci da discesa e da fondo che compongono le nostre Valli”.
“Durante l’incontro sono stati descritti gli interventi straordinari che la Regione Piemonte, oltre alla legge 2 che prevede già da circa dodici anni interventi relativi alla garanzia ed al mantenimento delle condizioni di sicurezza delle aree sciabili, si impegnerà entro fine anno a garantire ulteriori finanziamenti. La previsione è quella di impiegare per l’impiantistica un minimo di 30 milioni di euro sul prossimo Fondo europeo di Sviluppo Regionale (FESR), principale strumento utilizzato dall’Unione Europea per consolidare la coesione economica e sociale, finalizzato a sostenere lo sviluppo intelligente e sostenibile dei territori. Una modalità facilmente utilizzabile per finanziare i progetti che perverranno dai nostri enti locali entro fine anno saranno sicuramente gli accordi di programma, da stipulare con Comuni, Province o Unioni. Occorrerà sicuramente trovare aree omogenee all’interno della nostra Regione, che sarà il secondo step dopo questo primo ciclo di incontri con le province montane: si prevedono finanziamenti per le piccole stazioni sciistiche fino al 90% degli importi, mentre per quelle più grandi intorno al 50%. Sarà quindi importante trovare un metodo di concertazione per definire idee e progetti entro dicembre, in parole povere come Regione cercheremo di trovare un equilibrio tra i vari progetti tra piccole e grandi stazioni”.

“Tanti gli interventi dei Sindaci che hanno preso parola dopo la spiegazione del Presidente Cirio, – prosegue Andrea Cane, oggi intervenuto anche in rappresentanza degli impianti di risalita della Val Soana – tra cui una proposta che ho giudicato particolarmente proattiva riguardante la collaborazione tra piccole e grandi stazioni di risalita, condividendo e cedendo per esempio macchinari, strumenti e parti di impianti che molto spesso nei grandi comprensori vanno a finire inutilizzati nei magazzini e che invece potrebbero essere facilmente riutilizzate nelle realtà di dimensioni più ridotte. Il senso di questo incontro è stato infatti anche di portare condivisione e complicità tra le varie realtà turistiche dei nostri territori: per questa ragione oltre a ringraziare la Giunta per questo ennesimo segnale di vicinanza alle nostre Valli, ho ricordato a tutti i presenti che il turismo montano non è solo composto da sci alpino e nordico, ma tutto ciò che può essere legato tutto l’anno alla fruizione degli impianti di risalita, ovvero il collegamento con le vette e i rifugi per gli escursionisti, gli appassionati di mountain bike/downhill e infine anche per progetti più originali come per esempio quello già in programma a Piamprato Soana, che prevede la costruzione di un impianto di fun bob collegato a quello di risalita preesistente, una sorta di montagna russa d’alta quota che sfrutta la pendenza naturale attirando una forma di turismo alternativo adatto a grandi e piccini”.

CANE: “LA REGIONE SOSTERRA’ LA CANDIDATURA DI IVREA A CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO 2022”

Ivrea si candida a diventare Capitale Italiana del Libro 2022 e per sostenerla si mobilita la Regione Piemonte.

“Accolgo con entusiasmo il progetto eporediese di concorrere al riconoscimento – commenta Andrea Cane, consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte – che vuol premiare le città pronte a sviluppare progetti intorno al libro e alla lettura attivando meccanismi virtuosi per il miglioramento dell’offerta culturale, dell’inclusione sociale e il contrasto alla povertà educativa, creando un’occasione di sviluppo per tutto il territorio. Ivrea è il candidato ideale, lo testimoniano l’Archivio Storico Olivetti e la Biblioteca dedicata alla storia della Società, le Edizioni di Comunità, fondate da Adriano Olivetti nel 1946, che rappresentano un dialogo tra la modernità del suo pensiero e l’attualità e infine i Codici Miniati della Biblioteca Diocesana. Il DNA del progetto parte dalla macchina per scrivere Lettera 22, con cui un capitolo della storia italiana è stata scritta da editori, librai, lettori, bibliotecari, insegnanti, scrittori, studenti e semplici cittadini.

Ivrea ha reso democratica la scrittura, io personalmente come eletto espressione del territorio, la Regione, il Consiglio regionale e l’Assessore alla cultura Vittoria Poggio senza indugio riconosciamo la validità di questo progetto e sosterremo pienamente la candidatura eporediese”.

“L’appoggio dell’ente regionale corona il percorso – commenta l’Assessore alla Cultura di Ivrea Costanza Casali  – di una città e della sua amministrazione che hanno lavorato con dedizione a un progetto che può rappresentare una grossa opportunità di crescita della realtà eporediese e di tutto il Canavese, portandola alla ribalta anche a livello nazionale. In caso di vittoria, il nostro territorio potrà essere luogo di sperimentazione per la valorizzazione della lettura, ponendosi l’ambizioso obiettivo di diventare un modello per tutta l’Italia. Il dossier presentato parla di un progetto inclusivo e partecipato, costruito con la ‘Comunità’, che, intesa nell’accezione olivettiana, costituisce proprio il tema della candidatura stessa. Le lettere di sostegno sono state innumerevoli, pervenute da istituzioni, enti e rappresentanti del mondo culturale nazionale, regionale e locale. La candidatura è anche a supporto dell’altro ambizioso progetto dell’amministrazione, rappresentato dalla costruzione della nuova biblioteca intesa in chiave moderna come hub culturale. Senza dimenticare che Ivrea è centro-rete di 71 biblioteche del territorio, per un bacino complessivo di oltre 240.000 abitanti, ed ha sottoscritto un Patto Locale per la Lettura che ad oggi coinvolge oltre 130.000 persone. Anche tutti gli eventi della città, dal Carnevale fino a La Grande Invasione, passando per Open Paphyrus Jazz Festival faranno parte di questo nuovo percorso che Ivrea ha intrapreso, coniugando in maniera virtuosa passato e futuro, patrimonio materiale e immateriale”.

LEONE: “I LUPI SONO ARRIVATI A TORINO. CAMBIARE LA LEGGE NAZIONALE E APRIRE AGLI ABBATTIMENTI SELETTIVI: SONO L’UNICA SOLUZIONE”

Come riportato dal quotidiano CronacaQui, i lupi sono ormai arrivati a Torino, facendo strage del gregge che due pastori curano sull’isolone di Bertolla, alla periferia nord della città. Sarebbero almeno 24 le pecore di razza Suffolk sbranate dal branco e, stando alle analisi condotte sulle carcasse, ad aggredirle sono stati certamente dei lupi, forse discesi dalla collina di Superga.

“Questa è la drammatica riprova che quella del lupo sarà la prossima, grande emergenza dei nostri territori – dichiara il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte Claudio Leone, presidente della Terza commissione e referente del Dipartimento per la gestione e il prelievo della fauna selvatica della Lega in Piemonte -, una vera e propria invasione che flagellerà i nostri allevatori e che andrà a sommarsi ai milioni di danni già provocati all’agricoltura dall’incontrollata proliferazione degli ungulati. Come Lega ci siamo mossi a più livelli per affrontare il problema, anche se una radicale soluzione può arrivare solo dalla modifica della legge nazionale 157 del 1992. La mattanza sull’isolone di Bertolla dimostra anche che i recinti elettrificati e i cani da pastore sono deterrenti insufficienti per fermare i branchi. L’unica strada è quella dell’abbattimento selettivo. Ed è qui che il legislatore deve intervenire al più presto”.

FAVA: “ORGOGLIOSO DI AVER CONTRIBUITO AL PROGETTO DEL LICEO ARTISTICO DI CASTELLAMONTE PER I 50 ANNI DELLA REGIONE”

Nella sala delle Bandiere di Palazzo Lascaris, sono state consegnate al presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia le opere ceramiche ideate dagli studenti del Liceo Artistico “Felice Faccio” di Castellamonte per celebrare i 50 anni della Regione. Si tratta di una targa con l’emblema del Drapò e dei fermacarte che riprendono i profili stilizzati dei principali monumenti e paesaggi del Piemonte. I fermacarte sono stati autografati dai consiglieri di maggioranza e opposizione.

Le opere sono state ideate al computer dagli studenti della classe V N Design e Ceramica utilizzando il software di progettazione 3D Rhinos, da cui sono poi stati realizzati i prototipi. All’evento di stamane era presente una delegazione dei ragazzi, composta da Ilaria Goglio, Davide Vallero e Francesco Filingeri, accompagnati dai docenti che hanno seguito il progetto, Sandra Baruzzi e Davide Quagliolo, e dal dirigente scolastico Daniele Vallino.

“Sono orgoglioso di aver contribuito a far sì che questo progetto potesse essere realizzato – commenta il consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte Mauro Fava, che ha patrocinato l’iniziativa -. In questo modo non abbiamo solo ricordato un anniversario importante per la nostra Regione, ma abbiamo anche tributato il giusto onore ad un’eccellenza canavesana e piemontese quale il Liceo “Faccio” di Castellamonte, che è l’unico istituto in tutto il Piemonte a portare avanti la tradizione dell’arte ceramica, coniugando il sapere e le abilità artigianali con l’innovazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie, grazie alla grande esperienza e professionalità dei suoi docenti. Il Liceo svolge un ruolo preziosissimo nella formazione delle nuove generazioni di artigiani della ceramica, portando avanti un sapere plurisecolare che ha fatto di Castellamonte un marchio noto in tutto il mondo”.

ZAMBAIA: “IL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO DI GIAVENO PIENAMENTE OPERATIVO A OTTOBRE”

“Il Punto di Primo intervento di Giaveno riaprirà il primo ottobre. A fornirci le dovute rassicurazioni in merito è stato l’assessore regionale alla Sanità. Secondo una tabella di marcia già definita, tutti i servizi finora sospesi torneranno gradualmente ad essere attivi. In particolare, si sta lavorando per accelerare il ritorno nella struttura ospedaliera giavenese delle vaccinazioni infantili”. Così Sara Zambaia, consigliere regionale della Lega, a seguito dell’incontro avvenuto ieri con l’assessore Luigi Icardi sul futuro del Polo Sanitario della Val Sangone.

All’incontro hanno preso parte anche il sindaco di Giaveno Carlo Giacone e il vicesindaco Stefano Olocco, che si sono detti soddisfatti delle rassicurazioni e che continueranno a tenere alta l’attenzione sul Polo giavenese come richiesto dai cittadini.

“All’assessore, che ringraziamo per la disponibilità – aggiungono Giacone e Olocco -, abbiamo lasciato un documento con le richieste da parte di tutti i Sindaci della Val Sangone”.

CERUTTI: “ASL TO3 AL LAVORO PER RIAPRIRE I PUNTI DI PRIMO INTERVENTO DI VENARIA E GIAVENO”

“La riapertura dei Punti di Primo Intervento di Venaria e Giaveno non è in discussione. A confermarlo, il Direttore generale dell’Asl To3, Franca Dall’Occo. L’azienda sanitaria ha ribadito la ferma volontà di non lasciare il territorio sprovvisto di servizi fondamentali per la popolazione, nonostante le difficoltà organizzative”. Così Andrea Cerutti, vicepresidente della Lega in consiglio regionale, sulla chiusura dei ppi di Venaria e Giaveno.

“A mancare è il personale – conclude Cerutti -, ma l’Asl è già al lavoro per cercare di colmare le lacune nel più breve tempo possibile. Confidiamo che i presidi possano, quindi, riaprire non appena si riusciranno a reperire tutte le risorse necessarie”.

FAVA: “PREOCCUPANTE L’ESCALATION DI AGGRESSIONI A DANNO DEGLI AUTISTI DEI BUS. PRESTO UN INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI CATEGORIA”

Le cronache continuano a riportare notizie di aggressioni ai danni di autisti o controllori dei bus del servizio di trasporto pubblico. Episodi che si stanno verificando con allarmante frequenza in diverse località della provincia torinese.

“L’escalation di aggressioni ai danni degli autisti dei bus è veramente preoccupante – commenta il consigliere regionale Mauro Fava –. Condivido il grido d’allarme lanciato dai rappresentanti di categoria, con i quali intendo organizzare presto un incontro. Sono altresì disponibile, qualora lo ritenessero opportuno e lo richiedessero, a calendarizzare un’audizione in commissione Trasporti”.

“Credo che sia anche importante un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine soprattutto nelle aree di deposito dei bus, spesso teatro delle aggressioni – aggiunge ancora Fava –. E’ comunque allarmante che a scatenare gli attacchi al personale viaggiante siano sempre motivi futili come ad esempio la richiesta di indossare la mascherina, sintomo di una violenza latente pronta ad esplodere al minimo segnale”.

GAVAZZA: “CHIVASSESE FORTEMENTE COLPITO DAL MALTEMPO. IL PRESIDENTE CIRIO HA GARANTITO LA MASSIMA ATTENZIONE”

Sopralluogo del consigliere della Lega Salvini Piemonte Gianluca Gavazza, membro dell’Ufficio di presidenza di Palazzo Lascaris, nelle zone del Chivassese flagellate dal maltempo degli scorsi giorni.

“Questa mattina, 9 luglio, con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ho incontrato i sindaci di Verolengo e San Sebastiano da Po – dichiara Gianluca Gavazza -, due comuni del chivassese tra i tanti della provincia di Torino che sono stati interessati dal maltempo di mercoledì 7 e giovedì 8 luglio ed hanno avuto dei danni”.

“È il primo passo per poterci occupare della problematica che ha colpito il nostro territorio – continua il consigliere regionale Gavazza -il governatore Cirio è a conoscenza di quanto accaduto e dei danni subiti e ha garantito ai sindaci che prenderà tutti i provvedimenti possibili”.

LEONE: “PARTITA LA RICHIESTA DELLO STATO DI CALAMITA’ PER IL CANAVESE FLAGELLATO DAI NUBIFRAGI”

È partita la richiesta della dichiarazione dello stato di calamità naturale per gli eventi meteo che il 20 giugno hanno colpito i Comuni di Rivarolo Canavese, Favria e Ozegna mettendo in ginocchio alcune attività economiche, causando danni alle abitazioni e alle colture oltre ai disagi alla popolazione. “Subito dopo il nubifragio – commenta il Consigliere canavesano della Lega Salvini Piemonte Claudio Leone – ho partecipato con i sindaci, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco alle verifiche e alle stime dei danni subiti. Ho personalmente riferito della situazione al presidente Cirio e alla Giunta regionale del Piemonte, cui giungerà la documentazione dei danni subiti dai Comuni coinvolti, dai privati cittadini, dalle colture agricole, dalle attività agricole, zootecniche e degli altri settori produttivi”.

COMMEMORAZIONE DEL COLLE DEL LYS, GAVAZZA: “LA MEMORIA E’ QUEL FILO INVISIBILE CHE TIENE UNITE LE COMUNITA'”

Domenica 4 luglio il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, e Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Lascaris, hanno partecipato alla solenne commemorazione dei caduti dell’eccidio del Colle del Lys, avvenuto il 2 luglio 1944, e hanno reso omaggio anche a tutti i 2.024 caduti, partigiani e civili, delle Valli di Lanzo, Susa, Sangone e Chisone.

“Oggi ci siamo trovati al colle del Lys – dichiara il consigliere regionale Gavazza – tutti, una volta arrivati, predisposti a fermarsi per un po’, a spegnere gli smartphone, ad ascoltare il silenzio, a ricordare e riflettere”.

Poi il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza prosegue citando Piero Calamandrei nel suo discorso ai giovani, a Milano, il 26 gennaio 1955: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra Costituzione”.

“La memoria è quel filo invisibile ma tenacissimo che tiene unite le comunità – conclude il consigliere Gianluca Gavazza -. La storia di un popolo non è solo un susseguirsi di date, di vittorie o di sconfitte, è innanzitutto il racconto di una identità fatta di cultura, sensibilità, simboli. La Resistenza fu trasversale ed interclassista: perché un’infinità di gente si è trovata a dover decidere, personalmente sulla propria pelle, come agire. Lo furono le donne, ricoprendo i ruoli che erano stati degli uomini, i militari, scegliendo se obbedire o no, i contadini, nascondendo o no i ricercati, i lavoratori e le lavoratrici che garantirono i beni necessari alla sopravvivenza, o semplicemente tutti quelli che, a rischio della propria vita, decisero di non fare la spia. È nostro dovere ricordarli tutti”.

MARIN: “LA VISITA DI DAMILANO AL CANTIERE TAV DIMOSTRA LA SUA ATTENZIONE VERSO TUTTA LA PROVINCIA DI TORINO”

“La presenza di Paolo Damilano lunedì a Chiomonte è segno della grande attenzione che il candidato sindaco di Torino già dedica non solo al capoluogo piemontese, ma all’intera provincia. Damilano sa che, in caso di vittoria, oltre al ruolo di primo cittadino di Torino sarà chiamato a ricoprire  anche quello, fondamentale e delicato, di sindaco della città metropolitana. La scelta di recarsi personalmente a verificare l’avanzamento dei lavori della Torino-Lione con il presidente del consiglio regionale, il segretario della Lega Matteo Salvini e una delegazione di consiglieri regionali leghisti testimonia l’interesse e l’impegno di Damilano per il futuro di tutta la nostra provincia, Val di Susa compresa”. Così Valter Marin, consigliere regionale della Lega, sulla visita al cantiere Tav, a cui ha preso parte lunedì scorso.

FAVA: “VIA AI COLLAUDI DEI TRENI A DOPPIO PIANO VIVALTO: A SETTEMBRE IN SERVIZIO SULLA SFM1”

Sono stati ultimati da Rfi, per conto di Gtt, i lavori alla stazione di Volpiano per l’adeguamento dei binari alla sagoma dei treni Vivalto doppio piano. Ora si attende la conclusione dell’iter burocratico per ottenere la certificazione di circolabilità sulla linea ed effettuare così le necessarie corse di collaudo.

“I lavori stanno seguendo la tabella di marcia e a settembre, con la ripresa delle lezioni scolastiche, i Vivalto entreranno in funzione sulla Canavesana – spiega il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte e presidente della Commissione Trasporti Mauro Fava –. Soprattutto in vista del ripristino della capienza massima a bordo, questi treni a doppio piano rappresentano una risorsa preziosa per le corse nelle ore di punta, che in passato rappresentavano un grave motivo di lagnanza da parte dei pendolari per l’eccessivo sovraffollamento delle carrozze”.

I Vivalto si affiancheranno così ai Pop che hanno cominciato a viaggiare a inizio anno.

“Fino ad ora il passaggio di gestione della linea a Trenitalia ha avuto sicuramente effetti positivi – aggiunge Fava –. I treni nuovi promessi sono entrati in funzione da subito e presto arriveranno i doppio piano. La qualità del servizio è aumentata, così come è cresciuto notevolmente il comfort di bordo per gli utenti. E nei vertici regionali di Trenitalia ho trovato uno spirito di collaborazione e una disponibilità al dialogo che ho molto apprezzato. Anche il Comitato dei pendolari si è espresso con giudizi positivi nei confronti del nuovo gestore: non solo è migliorato l’indice di puntualità del servizio, cresciuto del 9,1% rispetto al 2019, ma si è anche instaurato un canale di comunicazione diretto che ha permesso segnalazioni in tempo reale delle criticità sulla linea e una collaborazione continua in tema di sicurezza, ancor più importante nel periodo che abbiamo passato di emergenza sanitaria”.

Il gestore del servizio di trasporto su ferro nell’area metropolitana annuncia comunque investimenti importanti su tutte le linee dell’Sfm, con l’acquisto e la messa in funzione nei prossimi mesi ed anni di treni – tra l’altro made in Italy – di nuovissima generazione. In totale si tratterà di 32 treni, comprensivi di nove Pop – consegnati tutti tra gennaio e marzo 2021 e già attivi sulle varie linee – e 23 Rock a cinque casse, che con i 14 Jazz già in esercizio completeranno la flotta dell’Sfm.

I Rock sono treni innovativi per il servizio regionale, possono accogliere 600 passeggeri seduti e sono dotati di 15 posti per le biciclette, oltre a garantire una riduzione dei consumi del 30% e fino al 97% di riciclabilità dei materiali.

“Il servizio ferroviario metropolitano avrà una flotta di treni nuovi ed efficienti e assicurerà così una mobilità più confortevole, sicura e sostenibile per i pendolari e gli studenti che ogni giorno si devono recare a Torino – conclude il presidente della commissione Trasporti –. Ed entro la fine del 2023 il completamento dei lavori alla linea che collega Porta Susa all’aeroporto di Caselle garantirà un ulteriore miglioramento che avrà sicuramente un impatto notevole anche a livello di flussi turistici”.

CERUTTI: “GLI INVESTIMENTI RYANAIR SU CASELLE UN’OTTIMA NOTIZIA PER TUTTO IL TERRITORIO”

“Un’ottima notizia per Torino. Le 18 nuove tratte, quasi tutte internazionali, che da novembre interesseranno l’aeroporto di Caselle sono un significativo passo in avanti in vista della ripresa e non potranno che portare benefici a tutto il territorio. Potenzialmente potrebbero essere migliaia i passeggeri in più che transiteranno da Torino e noi dovremo essere pronti ad accoglierli per sfruttare al massimo questa opportunità”. Così Andrea Cerutti, vicepresidente della Lega in consiglio regionale, sul piano di investimenti legati allo scalo Sandro Pertini presentato da Ryanair.

GAVAZZA: “LA TANGENZIALE EST E’ UNA PRIORITA’ PER TORINO E PER LA RIPARTENZA DEL NOSTRO TERRITORIO”

“Dopo anni di silenzio, grazie all’amministrazione regionale a trazione Lega si torna a parlare del progetto della Tangenziale Est che prevede la realizzazione dell’ultimo tratto mancante del sistema tangenziale torinese, per collegare l’autostrada A4 Torino-Milano dallo svincolo di Brandizzo all’autostrada A21 Torino-Piacenza tra Villanova d’Asti e Santena. La Tangenziale Est di Torino è un’opera strategica richiesta dal territorio, dal tessuto imprenditoriale e produttivo, che va immaginata in un lungo periodo al fine di rilanciare l’economia in termini di investimenti infrastrutturali e occupazionali, con l’obiettivo di decongestionare l’anello ovest di Torino, connettere il sistema economico e valorizzare le imprese. È un intervento fortemente voluto dal territorio, quello della collina, che deve affrontare ogni giorno tutte le criticità connesse al transito di mezzi pesanti su una rete stradale attualmente non strutturata per quel tipo di traffico. Il fattore ambientale è fondamentale perché con questa nuova arteria ci sarà meno inquinamento e meno traffico nell’area torinese già fortemente compromessa, riducendo al contempo i costi di produzione. Realizzando questi 22 chilometri della Tangenziale Est si potrà sgravare la locale rete di strade dai mezzi pesanti e inquinanti, rendendo il traffico maggiormente fluido nella tangenziale di Torino.  Dal progetto preliminare l’autostrada prevedrà due corsie più l’emergenza per ogni senso di marcia e sei svincoli. Il primo è previsto a Pessione, frazione di Chieri, dove verrà realizzato l’innesto sulla A21, e il secondo nei pressi dell’area industriale Martini&Rossi. Da Pessione la tangenziale punterà verso Chieri con un tracciato in trincea per limitare l’impatto visivo e un’uscita di connessione con la SR10. Gli svincoli successivi sono previsti uno all’altezza dell’area industriale di Andezeno, e due nei pressi di Gassino, uno fra Sciolze e Rivalba e uno alla fine della discesa lungo la valle del Rio Maggiore per arrivare al nuovo ponte sul Po con l’innesto a Brandizzo sull’A4. Con la realizzazione della Tangenziale Est si andrà dopo 45 anni a chiudere un anello di fondamentale importanza per il tessuto industriale del Piemonte, unitamente al raddoppio del ponte sulla Dora Baltea che collega Verolengo con Crescentino sulla ex SS11, la circonvallazione Rivarossa Front che parte dalla 460 e il tratto Villastellone Santena”. Lo dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte.

“Da autotrasportatore – continua Gavazza – posso confermare che un camion che deve andare dall’autostrada A4 alla A21, da Brandizzo a Santena, oggi deve circumnavigare Torino e transitare da territori che potrebbero essere evitati: in questo modo con la nuova infrastruttura che servirà la zona est di Torino, ci sarà un risparmio di chilometri percorsi, meno traffico e quindi meno inquinamento ambientale”. “Il ponte che già collega la A4 alla collina, costato 45 milioni di euro nel 2010, è stato realizzato in due anni e mezzo, lo stesso tempo impiegato per la costruzione del Canale Cavour, 155 anni prima, e costato 45 milioni di lire. Il ponte oltre a servire ai brandizzesi per andare a prendere il caffè alla Piana di San Raffaele, come negli ultimi dieci anni, potrà dare un rilancio al sistema infrastrutturale di Torino e del Piemonte. Da sempre i commerci si sviluppano con le infrastrutture – conclude il consigliere Gavazza – è di fondamentale importanza la realizzazione di questo progetto per la ripartenza di Torino, motore pulsante di un Piemonte che da sempre produce”.

FAVA: “LA SP460 DEL GRAN PARADISO IN CONDIZIONI DISASTROSE. LAVORI DI RIASFALTATURA NELLE POSSIME SETTIMANE”

Si avvicina l’inizio dell’estate e, con il previsto aumento delle temperature, si annuncia un afflusso massiccio di turisti a Ceresole Reale. E se la località è pronta ad accogliere i numerosi visitatori, lo stesso non si può dire della strada provinciale, disastrata da usura e lavori di scavo attuali e passati.

“Non è certo una bella cartolina che offriamo ai turisti – commenta il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte Mauro Fava, che è anche consigliere della Città Metropolitana -. Certamente, a Ceresole le strade sono state riasfaltate da poco e sono in ottime condizioni: il problema è arrivarci. A partire da Sparone, su fino a Noasca, non si contano i tratti in cui l’asfalto è sconnesso e rovinato o sconta gli effetti di mille rattoppi, per non parlare dei cantieri ancora aperti. L’estate si avvicina e la situazione è inaccettabile. Ne ho già parlato con il consigliere delegato Bianco e con l’ingegner Tizzani della Città Metropolitana ed ho ricevuto precise rassicurazioni sulla tempistica e le modalità di effettuazione dei lavori necessari di asfaltatura, che saranno programmati con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sulla circolazione, aprendo i cantieri solo nei giorni feriali. Il programma prevede di continuare il rifacimento della strada partendo da Ceresole a scendere verso valle e secondo i tecnici della Città Metropolitana i lavori dovrebbero essere eseguiti entro 2-3 settimane. Me lo auguro vivamente e monitorerò costantemente la situazione. Le nostre montagne hanno già patito a sufficienza a causa del lockdown che ha azzerato gli incassi turistici del periodo invernale, non possiamo compromettere anche quella estiva per colpa di cantieri stradali”.

“Questa volta non si tratterà di nuovi rattoppi – garantisce il consigliere Fava, che in consiglio regionale è presidente della commissione Trasporti -, ma di un completo rifacimento del manto stradale, un lavoro finanziato dalla Città Metropolitana, con i fondi stanziati dal Governo, e dalle aziende che hanno rotto la strada per posare tubazioni, cavi elettrici o allacciamenti ai vari servizi. Non tutte le asfaltature che verranno effettuate in queste settimane saranno definitive, perché ci sono ancora lavori programmati: in certi punti, quindi, verrà posato solo un manto provvisorio per rendere un minimo confortevole il transito delle auto in questi mesi estivi, dopo di che nell’autunno le opere di scavo verranno riprese e completate, rimandando così la posa del manto stradale definitivo al prossimo anno”.

“VICINANZA E CORDOGLIO ALLA FAMIGLIA DELL’OPERAIO MORTO A CALUSO. LA SICUREZZA SUL LAVORO DEVE ESSERE SEMPRE UNA PRIORITA'”

“Ancora una morte sul lavoro nel nostro territorio: esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio che quest’oggi ha perso la vita alla Margaritelli di Caluso. Ci deve essere una formazione di sostanza seguita da una prevenzione con monitoraggio giornaliero. Senza questi due fattori continueranno a verificarsi situazioni come questa: la sicurezza sul luogo di lavoro deve essere prioritaria, non si può morire per lavorare, così come non si lavora per morire”.

Lo dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del territorio del gruppo Lega Salvini Piemonte e consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Lascaris.

GAVAZZA: “AL VIA LA RIPULITURA DELLA TRATTA FERROVIARIA CHIVASSO-BROZOLO: SI INIZIERA’ CON IL SUO UTILIZZO A FINI TURISTICI”

“Sono iniziate le operazioni di completa ripulitura e bonifica del sedime ferroviario e dei fabbricati viaggiatori del tratto compreso tra le stazioni di Chivasso e Brozolo della linea Asti-Chivasso, anch’essa sospesa dal 2011. Non sempre i sogni restano sogni, a volte prendono forma. A circa un anno dal sopralluogo, un grazie va rivolto ai tecnici di Rfi, al direttore generale della Fondazione Fs l’ingegnere Luigi Cantamessa, all’onorevole Carlo Giacometto e al presidente della commissione Trasporti, il leghista Mauro Fava, che con me, fin dall’inizio, hanno creduto in questo progetto. È solo lunedì mattina (cit.) e già vedere il binario riprendere forma con la pulizia partendo da Brozolo con meta a Chivasso è un grande risultato. Un binario che storicamente ha dato lustro, ricchezza e servizio al nostro territorio. Fondazione Fs e Rete Ferroviaria Italiana stimano entro la fine della prossima stagione estiva la riapertura all’esercizio della prima parte di questo paesaggistico tracciato ferroviario, caratterizzato da stazioni dalle architetture uniche sulla Rete Fs, perfettamente inserite nel panorama circostante .La linea è dismessa dal 2011, non soppressa, per cui binari e sedime sono da tutelare come servizio pubblico oltre ad essere un patrimonio di tutti, sulla Chivasso-Asti, valutati i costi di riattivazione della tratta a fini turistici, verrà effettuato un ripristino iniziale della linea fino a Brozolo per un totale di circa 20 chilometri  di binario da recuperare”.

Lo dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del territorio del gruppo Lega Salvini Piemonte e consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Lascaris.

ANDREA CANE: “BENVENUTO E BUON LAVORO A STEFANO SCARPETTA, NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL’ASL TO4”

L’Asl To4 ha un nuovo direttore generale, è Stefano Scarpetta 48 anni di Lessolo, scelto dall’assessore Luigi Icardi per guidare l’azienda sanitaria canavesana.

“Un curriculum di grande spessore – commenta il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale Andrea Cane, accogliendo il nuovo manager – che torna sul territorio. Sono fiducioso di questa nomina, un lungo percorso di studi ed esperienze che viene portato al servizio della salute dei canavesani, in un momento difficile che deve segnare la rinascita post pandemia. Ringrazio Luigi Vercellino per il suo prezioso operato, nei suoi confronti resta immutata la stima per l’impegno profuso con passione e professionalità”.

“Mai come oggi – ha dichiarato il neo direttore Scarpetta – le mie esperienze pregresse si ricompongono significativamente. Dell’esperienza privatistica mi porterò dietro l’attitudine al lavoro per obiettivi, del periodo nella sanità pubblica attingerò alla conoscenza della macchina operativa che mi creerà un vantaggio nei primi tempi, dell’ultimo periodo segnato dall’esperienza nell’amministrazione di una grande azienda in prima linea durante l’emergenza Covid farò tesoro per guardare ai conti dell’Asl To4 con l’attenzione che la salute di chi mi vive accanto merita. Ringrazio per la fiducia accordatami”.

La prossima settimana l’insediamento del dottor Scarpetta che sostituirà Luigi Vercellino, destinato da analogo ruolo all’Asl di Alessandria, negli uffici di Chivasso. “Da 40 anni faccio le vacanze a Viù – ha concluso prima di tornare al lavoro Stefano Scarpetta – vivo a Lessolo e i miei natali si affacciano sul Po, questa Asl me la sento dipinta addosso”.

LEONE: “RESTAURATA LA PIAZZOLA CHE RICORDA IL GRANDE PILOTA ALBERTO ASCARI”

È stato restaurato un luogo che ricorda un grande campione: a Torino è infatti avvenuta l’inaugurazione di Piazzola Alberto Ascari, all’ingresso pedonale del Castello del Valentino.

“La piazza meritava un nuovo splendore – commenta il presidente della Terza commissione del Consiglio regionale del Piemonte, il consigliere della Lega Salvini Piemonte Claudio Leone intervenuto all’inaugurazione – e le istituzioni hanno voluto rendere omaggio a questo biglietto da visita che apre le porte a uno dei luoghi più belli e significativi della città. Presenti alla manifestazione, tra gli altri, l’assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, il segretario generale Camera di Commercio di Torino Guido Bolatto, i rappresentanti di aziende del territorio e i presidenti dell’Asi Alberto Scuro e di Artes Ninni Sol”.

“Con una certa emozione – prosegue il leghista canavesano Claudio Leone – ho avuto il piacere di conoscere la figlia di Alberto Ascari, Patrizia Ascari Somarè, e ringrazio l’amico Vincenzo Scalise, vicepresidente di Artes, per questa occasione di commemorazione di un pilota che ha fatto la storia”.

GAVAZZA: “VITELLA RUBATA E SGOZZATA, SDEGNO PER UN ATTO TANTO BARBARO”

“Condanno quanto è accaduto nella notte tra sabato e domenica a Settimo Torinese dove, in un campo a lato della pista ciclabile del Freidano, alla periferia della città, una vitella di razza piemontese di sei mesi dal peso di circa 350 chili è stata legata ad un palo,  sgozzata e parzialmente scuoiata partendo da una coscia. Quelli che hanno rubato “Eva”, vitella di razza piemontese destinata alla procreazione, dalla cascina Bellotto di Settimo Torinese hanno cominciato a sezionarla probabilmente mentre era ancora viva e agonizzante, ma poi, disturbati, sono scappati abbandonando l’animale morente. Atti come questo sono inaccettabili, soprattutto per quanto riguarda la tutela e il benessere animale, anche se per deroga dovuta a rito in Italia è permessa la macellazione per sgozzamento senza stordimento (Halal e Kosher) che formalmente non differisce, se non per il furto e il taglio della gola effettuato in strada, dal tanto macabro spettacolo che è andato in scena a Settimo. Una questione morale che deve farci riflettere”.

Lo dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del territorio del gruppo Lega Salvini Piemonte e consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Lascaris.

“PIU’ CONTROLLI DELLE FORZE DELL’ORDINE PER I TRENI DELLA CANAVESANA”

Si è tenuto nella sala consiliare del Comune di Rivarolo l’incontro sulla sicurezza in stazione, alla luce dei recenti episodi di vandalismo che hanno messo fuori servizio due treni nuovi Pop per alcuni giorni.

Riunione, organizzata dal consigliere regionale – e presidente della Commissione Trasporti – Mauro Fava, alla quale hanno partecipato per l’Amministrazione il sindaco Alberto Rostagno e l’assessore Michele Nastro, il comandante della Polizia Municipale, il vice-comandante della stazione di Rivarolo dei Carabinieri, un rappresentante di Trenitalia, l’ingegner Sandri di Gtt e una delegazione del Comitato pendolari della Canavesana.

“E’ stata una riunione sicuramente positiva, perché abbiamo messo le basi per trovare una soluzione al problema della sicurezza nelle ore notturne nell’area della stazione, al di là degli episodi recenti di vandalismo – commenta Fava – E’ importante che le forze dell’ordine abbiano dato la loro disponibilità ad effettuare più pattugliamenti dell’area. E sicuramente questo servirà da deterrente. Serve comunque un impianto di videosorveglianza dell’area esterna della stazione, per il quale il Comune ha dato disponibilità di inserirlo nel sistema municipale collegato con il comando della Polizia municipale. C’è buona disponibilità al dialogo tra Gtt e Trenitalia e ciò può sicuramente concorrere alla soluzione in tempi rapidi del problema. Con la riunione odierna abbiamo fatto il punto della situazione e messo in campo le varie opzioni possibili, ora bisogna mettere gambe ai progetti, e velocemente. Come hanno testimoniato i rappresentanti dei pendolari, il servizio ferroviario è migliorato decisamente con l’entrata in gestione di Trenitalia, non è accettabile che si arrechino nuovi disagi gratuitamente”.

FAVA: “ANCHE IL MONDO AGRICOLO FAVOREVOLE ALLA VARIANTE ALLA SP460”

In commissione Trasporti e Lavori pubblici del Consiglio regionale, si è tenuta l’audizione relativa al progetto della variante alla Sp460 Lombardore-Salassa. Sono intervenuti Fabrizio Rosboch e Stefano Serena, per il Comitato promotore dell’opera, oltre a Silvia Marchetto e Gianluigi Serra, in rappresentanza degli imprenditori agricoli.

“Il lato positivo che è emerso dall’incontro è che non c’è contrapposizione tra le parti, come si sarebbe potuto intuire da alcuni articoli apparsi sui media – commenta il presidente della commissione Mauro Fava -. Tutti sono convenuti sull’importanza che la nuova infrastruttura potrebbe avere, sia per facilitare i collegamenti verso il distretto metallurgico canavesano, che da solo produce il 10% dell’acciaio in Europa, sia per snellire il traffico che attualmente gravita sulla Sp460, migliorandone la sicurezza. Anche gli imprenditori agricoli hanno riconosciuto il valore del progetto, che però deve essere aggiornato e modificato rispetto alla versione redatta quasi trent’anni fa. Dobbiamo ascoltare e tenere presente le esigenze del mondo dell’agricoltura e dell’allevamento e trovare una sintesi con il disegno di un nuovo tracciato sul quale si possa trovare la massima convergenza. La Regione ora ha fatto la sua parte stanziando le risorse per redigere il nuovo progetto, ma la palla passa adesso alla Città Metropolitana. E mi sono già attivato per organizzare nel più breve tempo possibile una nuova audizione, questa volta presso la commissione Viabilità e Lavori pubblici di questo ente. La parola d’ordine deve essere comunque: fare presto. Non possiamo perdere il treno dei finanziamenti che ora sono disponibili. Il Canavese occidentale ha bisogno di questa nuova strada, dalla quale passa anche il rilancio del distretto industriale, e quindi il mantenimento, e perché no, il potenziamento, dei posti di lavoro”.

FAVA: “AUDIZIONE IN REGIONE E CITTA’ METROPOLITANA PER LA VARIANTE ALLA SP460”

La Giunta regionale ha deliberato lo stanziamento dei 200mila euro, già annunciati, per la nuova progettazione della variante alla Sp460 Lombardore-Salassa. E mercoledì prossimo, 19 maggio, in commissione Trasporti e Lavori pubblici si terrà l’audizione di Coldiretti e Comitato di imprenditori nato per sollecitare la realizzazione dell’opera.

“Badando ai fatti, senza fare inutili proclami e false promesse, stiamo facendo passi decisivi verso la tanto attesa realizzazione di quest’opera, vitale a mio giudizio per il rilancio del comparto industriale canavesano, oltre che del settore agricolo e turistico – commenta il consigliere regionale della Lega Mauro Fava-. E’ naturale però che si debba rivedere il progetto, vecchio di trent’anni. E come avevo annunciato, ho organizzato nel più breve tempo possibile l’audizione in Commissione del Comitato e della Coldiretti, per avviare un processo di ascolto e ricezione delle proposte che vengono dal territorio”.

Il progetto della variante alla Sp460, dopo essere stato per anni tema di dibattiti e polemiche, è tornato d’attualità grazie alle diverse possibilità di finanziamento che sono emerse recentemente.

“Ora c’è una possibilità concreta di realizzare l’opera e non dobbiamo lasciarcela sfuggire. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare – continua il consigliere cuorgnatese –. Allo stesso tempo, bisogna evitare di calare dall’alto i progetti senza ascoltare le parti in causa. Io sono convinto della necessità di realizzare la variante, indispensabile valvola di sfogo per la Sp460 e per migliorare i collegamenti da e per l’area dello stampaggio di Favria-Busano. Ma allo stesso tempo sono attento alle istanze che provengono dal mondo agricolo. Pertanto è doveroso trovare una sintesi per limitare al massimo l’impatto del tracciato. L’audizione di mercoledì non sarà l’unico momento di ascolto, perché mi sono già mosso per organizzare un’audizione anche presso la Commissione della Città Metropolitana, che materialmente sarà responsabile della progettazione”.

MARIN: “LA PDL 125 INCENTIVA GLI INTERVENTI EDILI SUI VOLUMI ESISTENTI”

Si è chiusa in seconda commissione la discussione generale sulla proposta di legge 125, “Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia”.

“In un momento particolarmente delicato come quello attuale – dichiara Valter Marin, consigliere regionale della Lega e primo firmatario della pdl –  è più che mai necessario semplificare e accelerare i tempi di risposta della pubblica amministrazione in merito al recupero di tutto l’immenso patrimonio edilizio esistente”.

“In modo innovativo e puntuale – conclude Marin -, vogliamo incentivare gli interventi sui volumi esistenti, introducendo procedure più snelle. Tra i nostri obiettivi vi è anche quello di arrivare a premiare per legge chi sceglie di deimpermeabilizzare il suolo e rigenerare un edificio”.

CLAUDIO LEONE ENTRA NEL DIPARTIMENTO NAZIONALE ANTIMAFIA DELLA LEGA

Claudio Leone, consigliere del gruppo Lega in Regione Piemonte, entra a far parte del Dipartimento nazionale antimafia della Lega, voluto da Matteo Salvini e presieduto dall’onorevole Gianluca Cantalamessa. Leone, che sarà il referente per il Piemonte, presiede la Terza Commissione a Palazzo Lascaris e ha una lunga esperienza come imprenditore commerciale.

“Sono onorato per l’incarico che il partito mi ha affidato nell’ambito della vigilanza per il contrasto alle mafie – commenta Claudio Leone -. Mai come in questo momento, in cui lavoriamo a progettare la ripartenza del Paese, dobbiamo vigilare sul fatto che ogni risorsa a cui attingeremo sia usata da chi la legge la rispetta e opera nella legalità”.

IL CONTRIBUTO DEL CANAVESE NELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA

Seppur virtualmente, fa tappa a Torino e provincia “Piemonte cuore d’Europa”, il roadshow della Regione Piemonte per portare sul territorio la programmazione dei fondi europei e presentare le opportunità del Recovery Fund. Presenti ai dibattiti con il partenariato economico, sociale, territoriale e istituzionale anche i consiglieri leghisti canavesani Andrea Cane, Mauro Fava e Gianluca Gavazza. La Regione Piemonte ha quindi presentato 115 progetti per un totale di oltre 13 miliardi di euro da inserire nel “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, alcuni di questi fortemente voluti dal territorio canavesano.

“Tra tutte, una voce fondamentale su cui bisogna investire le risorse a disposizione – commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale della Lega e membro dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Lascaris –  è la tutela ambientale e la prevenzione dei rischi idrogeologici. A tale scopo è necessario intervenire attraverso i consorzi irrigui che in questi anni hanno lavorato nell’ambito delle acque ben oltre i propri doveri: grazie a loro si sono già evitati numerosi dissesti e inondazioni, ma perché possano continuare il loro prezioso lavoro è necessario garantire le risorse necessarie per il miglioramento dei canali, per aumentare la redditività dei terreni e per fronteggiare i rischi per la popolazione e per il territorio. Nell’intervenire sulla riqualificazione delle aree industriali in disuso, bisogna pianificare poi un’importante intervento idrogeologico finanziando i lavori atti alla salvaguardia del territorio usando le maestranze dei consorzi irrigui piemontesi. Ho avuto modo di esaminare la questione insieme con gli assessorati competenti. Dato che da parte della Regione Piemonte c’è la volontà politica di andare nella direzione della tutela del territorio, declinato come tutela della popolazione e dell’ambiente, questo senza alcun dubbio è il punto di partenza per un Riparti Piemonte 3.0”.

“Vedo una grande opportunità per il Canavese – commenta Andrea Cane, consigliere regionale e vicepresidente della commissione Sanità – nel grande peso dato alla digitalizzazione del Recovery Plan. Lo stretto rapporto tra banda larga e crescita economica è palese e la diffusione di internet veloce e su larga scala può avere effetti estremamente positivi in mille ambiti di sviluppo, sia demografico che industriale. La riduzione del digital divide è una strategia che dobbiamo cavalcare per eliminare la discriminazione digitale dei privati e delle aziende  a prescindere da dove si trovino, in relazione anche all’opportunità di ripopolare i piccoli Comuni attraverso lo smart working e il coworking. Auspico un deciso effetto economico sull’occupazione recuperando il gap con gli altri paesi europei: solo ieri ho avuto modo di parlare direttamente con i vertici di Confindustria Canavese Patrizia Paglia e Cristina Ghiringhello e concordiamo sul fatto che i prossimi anni saranno fondamentali per il progresso sociale, industriale, infrastrutturale e di riflesso anche turistico dei nostri territori”

“Lavoriamo perché sburocratizzazione a tutti i livelli sia la parola chiave, insieme a logistica e intermodalità – prosegue Mauro Fava, consigliere della Lega presidente della commissione Trasporti in consiglio regionale – che per il Canavese e il Piemonte significa poter ottimizzare i diversi sistemi e modalità di trasporto: un’integrazione necessaria se la logistica stessa vuole continuare a essere il motore di sviluppo di territori fortemente industriali. Penso che questa sfida, già raccolta da Regione, giunta e commissione, possa fare la differenza grazie al Recovery Plan e ai fondi europei”.

BONUS MONTAGNA COME FARE?

“Da oggi, e fino al 30 aprile, maestri di sci, agenzie di viaggio e tutte le attività connesse all’apertura degli impianti da sci possono chiedere un contributo economico attraverso il link www.sistemapiemonte.it/cms/privati/attivita-economico-produttive/servizi/861-bandi-2014-2020-finanziamenti-domande. Apprezziamo lo sforzo della giunta nel riuscire a dirottare sul mondo piemontese della neve fondi importantissimi”. Lo dichiara il consigliere regionale della Lega, Valter Marin.

“Un settore a cui non è concesso di lavorare è un settore che non può produrre. Gli effetti della chiusura forzata per oltre un anno del turismo legato alla neve sono stati disastrosi. Con questa iniziativa – conclude Marin -, migliaia di lavoratori ormai ridotti allo stremo riceveranno un piccolo, ma significativo sostegno”.

IN PIAZZA PER LA SICUREZZA DEI CANTONIERI

I cantonieri della Città Metropolitana hanno manifestato questa mattina in piazza Castello per lamentare le difficili condizioni nelle quali devono operare e per esprimere la loro rabbia per il drammatico incidente che alcuni giorni fa è costato la vita a due loro colleghi. Alla protesta ha voluto prendere parte anche il consigliere della Città Metropolitana e del gruppo Lega Salvini Piemonte Mauro Fava, presidente della commissione Trasporti, insieme con il presidente del Consiglio regionale, il leghista Stefano Allasia.

“Negli ultimi anni la pianta organica della Città Metropolitana è diventata sempre più striminzita e adesso ha raggiunto limiti inaccettabili – spiega il consigliere regionale e della Città Metropolitana Mauro Fava –. Siamo passati da circa 300 cantonieri di dieci anni fa a solo 126, con la prospettiva di ulteriori riduzioni per via dei pensionamenti. Basti pensare che il territorio di Castellamonte, che comprende Valle Sacra e parte della Valchiusella, rischia a breve di rimanere con un solo cantoniere. Com’è facile immaginare, la situazione è drammatica e porta a gravi conseguenze. A causa degli organici ridotti, le squadre d’intervento ridotte all’osso non possono lavorare sulle nostre strade in tutta sicurezza. E’ inconcepibile che in tutti questi anni Fassino prima e Appendino poi non abbiano ovviato a questo problema che è da tempo sotto gli occhi di tutti”.

Durante la manifestazione, sono intervenuti anche alcuni amministratori locali, che hanno invitato la Regione a farsi promotrice di un’azione volta ad abrogare la riforma Delrio. Invito che è stato accolto dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia.

“A breve mi impegno a presentare un ordine del giorno in Consiglio regionale – ha dichiarato il presidente Allasia – che convinca il Governo nazionale a rivedere la legge Delrio, affinché quello che era l’ente provincia ritorni ad essere un organo di primo livello direttamente eletto dai cittadini”.