GIORNATA DEL VALORE ALPINO, IL NOSTRO GRAZIE ALLE PENNE NERE PER IL LORO SENSO DEL DOVERE E PER IL LORO ALTRUISMO NEL MOMENTO DEL BISOGNO

I consiglieri del gruppo Lega Salvini Piemonte hanno partecipato alla cerimonia che si è tenuta nell’aula di Palazzo Lascaris per la celebrazione della prima Giornata regionale del Valore Alpino.

“Nella società in cui viviamo – ha esordito il capogruppo Alberto Preioni – gli alpini sono innanzitutto custodi di un grande insegnamento: quello del dovere. Con il suo esempio, questo straordinario corpo ricorda a ognuno di noi che non esistono solo dei diritti, ma che un Paese, per crescere forte e sano, ha bisogno anche di doveri da assolvere. Gli alpini hanno infatti la capacità di farsi portatori di significati universali. Ragione per la quale la Giornata del valore alpino non può e non deve avere un colore politico. Il martirio di una intera generazione, che poi era quella dei nostri bisnonni, dei nostri nonni, dei nostri prozii che sono andati avanti nelle steppe di Russia, non merita di essere sporcato con il revisionismo di parte. Questa è piuttosto la celebrazione di una forza d’animo straordinaria, uno sforzo che ha pochi eguali nella storia d’Italia, in pace o in guerra. L’attaccamento alla vita anche quando tutto sembrava perduto: vivere, per se stessi, per i propri cari, per una Patria da ricostruire una volta tornati a casa”.

“Nella ritirata di Russia – ha ancora ricordato il presidente Preioni – si è così andata a formare una coscienza che già aveva in sé i principi fondativi della nostra Repubblica, a iniziare dal ripudio della guerra. E non dobbiamo quindi stupirci se tanti protagonisti della nostra Resistenza erano appunto Alpini. Quelli che ci sono sempre nel momento della difficoltà e che rispondono presente nell’ora del dovere. Quelli che non si tirano mai indietro ma che sono sempre pronti a fare la propria parte a favore del prossimo, durante un’alluvione, una calamità o, più recentemente, la pandemia. E poi quelli che con le loro adunate ci ricordano che la vita è anche sano divertimento. A loro il nostro grazie più sincero e più grande”.

“Ho due esperienze per descrivere quello che per me è il Valore Alpino – è l’intervento del leghista Valter Marin, presidente della Terza commissione del Consiglio regionale -. La prima riguarda i miei vent’anni trascorsi da sindaco, con le alluvioni del 2000 e del 2008 e con la valanga che divise in due l’abitato di Pragelato. In quei giorni drammatici avevo due numeri di telefono ai quali chiedere aiuto. E uno era quello degli alpini, che in 24 ore hanno sempre fornito tutto quello di cui avevamo bisogno. Ripenso poi ai Mondiali di Sci del 1997 e soprattutto alle Olimpiadi del 2006, i migliori Giochi di sempre per lo sci alpino. Momenti indimenticabili dei quali chi c’era ricorda innanzitutto il cappello alpino, quella penna che ha fatto capire al mondo che attorno a voi esiste una comunità che vuole sempre essere presente. La seconda è la mia partecipazione, anche insieme ai miei figli, a tutte le adunate: il più bel raduno di pace al mondo”.

“La prima Giornata regionale del Valore Alpino, istituita con legge in Regione Piemonte e confermata dallo Stato – ha spiegato Andrea Cane, vicepresidente leghista della Quarta commissione Sanità -, è per questa maggioranza una conquista ma anche una conferma per ricordare quanto le nostre forze armate, alla luce anche dei recenti accadimenti, con un arresto che tutti noi aspettavamo da 30 anni, siano garanzia per questo Stato e luce per il futuro democratico del Paese. Il valore è di tutti, non solo degli alpini. Ma alpini e Piemonte sono sinonimi nel dizionario della tradizione, della cultura e della storia, è una questione di Dna, di sangue, di radici, di valori, di spirito, in cui noi piemontesi ci riconosciamo totalmente”.

“Una riflessione sui valori: un tema che può apparire superfluo, scontato – ha poi sottolineato il consigliere leghista Gianluca Gavazza, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale -. Non è così, perché in una società che li rifiuta, quando non li deride, è necessario riproporli, soprattutto se alla parola ‘valori’ aggiungiamo un aggettivo fondamentale: alpini. I valori sono il fondamento della comunità e il nutrimento delle norme che regolano il vivere civile. Sono l’impegno civico, la solidarietà e la disponibilità verso gli altri che da sempre contraddistinguono gli Alpini”.

“Il mio primo deferente pensiero – ha concluso il novarese Federico Perugini, vicepresidente leghista della commissione Bilancio – va agli alpini che sono andati avanti, quindi agli alpini qui presenti in servizio e in congedo. Da novarese non posso che essere contento e orgoglioso che questa Assemblea regionale abbia istituito la giornata del Valore alpino perché ormai dieci anni fa il Comune di Novara concesse alla brigata Taurinense la cittadinanza onoraria. Valore che coincide con il termine servizio. In particolare poi è la terra che ha dato i natali in Borgolavezzaro a Cesare Magnani Ricotti che nel 1873, con la sua riforma del regio esercito, istituì 15 compagnie alpine di cui divenne anche comandante generale. Fu la nascita degli alpini. Una città ed un territorio, il novarese, che hanno nella loro identità una profonda ‘alpinità’, tanto che dopo la seconda guerra mondiale vennero inseriti nei territori di reclutamento pur non essendo terra di montagna ma terra di Piemonte, terra ai piedi delle montagne”.