
Il capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni ha partecipato alla commemorazione di Angelo Burzi che si è tenuta in Consiglio regionale a poco più di un anno dalla sua dolorosa scomparsa.
“Un vero liberale, un uomo tutto d’un pezzo dal piglio deciso, un oratore raffinato e affascinante – è la testimonianza di Preioni -. Angelo Burzi lo ricordo così, con le qualità che mi trasmise nel nostro primo incontro al gruppo di Forza Italia dopo la mia elezione in Regione. Del resto la sua fama parlava per lui: il politico di lungo corso, l’ex assessore, il capogruppo che con il suo eloquio riusciva a conquistare l’attenzione di tutta l’aula. Purtroppo e suo malgrado Angelo è stato anche la vittima di una stagione tetra, quella in cui la politica era vista come un’onta che macchiava l’onorabilità anche delle persone per bene. La sua vicenda giudiziaria è in questo senso esemplare: assolto e poi condannato da un sistema ingiusto, inghiottito in un tritacarne che divora l’individuo e i suoi affetti, gettato per anni su una graticola mediatica che finisce per consumarti”.
“L’epilogo – conclude Preioni – è quello che tutti conosciamo: una scelta estrema, dolorosissima e tragica per lui, per sua moglie Giovanna, per le sue figlie. A noi resta comunque l’eredità del suo esempio, di una politica che aveva l’umiltà di studiare i problemi per risolverli con lungimiranza e a testa alta. Nel nome di Angelo lavoriamo quindi nell’impegno comune di provare ad amministrare la cosa pubblica a un livello tanto alto, in quella che è la casa della democrazia di tutti i piemontesi”.